Vecchioni al Teatro di Siracusa ma per amore di Eschilo

(ANSA) - ROMA, 11 MAG - "Giuro che mentre traducevo Eschilo mi sentivo in un teatro del quinto secolo a.C., davanti al mare, mi sono immerso a tal punto nella sensibilità e nelle emozioni del "Prometeo" da essere del tutto felice". A dirlo è Roberto Vecchioni, cantautore di rara sensibilità e di lungo successo, che però ha un'altra vita ben più preziosa a sentir lui: essere un grecista. Legge il greco da quando aveva 10 anni e poi lo ha insegnato per 40 anni. Traduce senza vocabolario, se non raramente quando vuole una conferma. Tutto questo tra gli addetti ai lavori è risaputo e non è sfuggito alla professoressa Margherita Rubino che per conto dell'Inda gli ha affidato la traduzione del "Prometeo" di Eschilo che inaugura stasera al Teatro Greco di Siracusa la stagione di spettacoli classici. "All'inizio - confessa il professore - ho fatto salti di gioia, poi invece ci sono stati momenti di grande ansia. Eschilo è difficile ed è il più originale. Ci stupisce sempre come quando ne "I Persiani" consola i nemici. Nel Prometeo invece mette a confronto, durissimo, il potere con un contropotere. Zeus contro Prometeo. Zeus lo accusa di Hybris, di tracotanza orgogliosa che va punita, aver superato i propri limiti non è concesso, ed è la stessa colpa che Dante dà ad Ulisse che vuole andare oltre gli umani limiti". Per Vecchioni "questa è forse la tragedia di Eschilo più politica, nella sua vita ne ha viste di tutti i colori, le guerre, le celebri battaglie di Maratona o di Salamina, i governi di fazione opposta che si susseguivano, fino alla democrazia, sa perfettamente cos'è un potere condiviso. Solo la democrazia permette la contraddizione e in Prometeo la abbiamo, si rifiuta di obbedire a Zeus e gli tiene testa. Nell'eroe greco questo non c'è, o si ammazza come Aiace, o si acceca come Edipo, mentre qui c'è un'opposizione, un dir di no a Zeus, al potere supremo". Ma come si è svolto il lavoro del grecista? "Ho tradotto a pezzi - spiega -, prima i cori, poco alla volta, ho usato il vocabolario poche volte. Ho finito tutto in un mese invece dei quattro che mi aveva dato l'Inda". Vecchioni parla poi dell'attualità della figura di Prometeo. "E' il primo dio che si emoziona e ama gli uomini, il suo maggior dolore è quello di non sapere che fine hanno fatto dopo la sua prigionia. L'intuizione tutta politica della democrazia è sempre sottintesa. Poi nel "Prometeo liberato" Zeus manderà Eracle a uccidere l'aquila che gli divorava il fegato e infine lo libererà, ma qui abbiamo solo frammenti". Ma se avessero proposto al cantautore di creare le musiche avrebbe accettato? "Sarebbe stato molto più difficile - spiega -, non abbiamo riferimenti per le musiche. Non bisogna mai uscire dal seminato. Euripide aggiunse alla chitarra di allora con 8 corde, altre 4. Ma il suono strideva, facevano un fracasso tremendo e gliele tagliarono". L'autore di tante canzoni di successo come "Luci a San Siro" o "Samarcanda" sottolinea infine la grande consolazione di immergersi in qualcosa che si ama profondamente. E' questa la felicità, come sosteneva anche Aristotele? "Si, mi ritengo molto fortunato - risponde Vecchioni -, ogni sera mi sentivo veramente appagato. E Aristotele ha ragione anche quando ci avverte che esagerando con il progresso saremmo finiti in un disastro. I doni di Prometeo non li usiamo bene. Ma questa esperienza per il teatro di Siracusa è la cosa più bella che mi sia mai capitata dopo i miei figli e mia moglie..." (ANSA).





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Vecchioni al Teatro di Siracusa ma per amore di Eschilo

(ANSA) - ROMA, 11 MAG - "Giuro che mentre traducevo Eschilo mi sentivo in un teatro del quinto secolo a.C., davanti al mare, mi sono immerso a tal punto nella sensibilità e nelle emozioni del "Prometeo" da essere del tutto felice". A dirlo è Roberto Vecchioni, cantautore di rara sensibilità e di lungo successo, che però ha un'altra vita ben più preziosa a sentir lui: essere un grecista. Legge il greco da quando aveva 10 anni e poi lo ha insegnato per 40 anni. Traduce senza vocabolario, se non raramente quando vuole una conferma. Tutto questo tra gli addetti ai lavori è risaputo e non è sfuggito alla professoressa Margherita Rubino che per conto dell'Inda gli ha affidato la traduzione del "Prometeo" di Eschilo che inaugura stasera al Teatro Greco di Siracusa la stagione di spettacoli classici. "All'inizio - confessa il professore - ho fatto salti di gioia, poi invece ci sono stati momenti di grande ansia. Eschilo è difficile ed è il più originale. Ci stupisce sempre come quando ne "I Persiani" consola i nemici. Nel Prometeo invece mette a confronto, durissimo, il potere con un contropotere. Zeus contro Prometeo. Zeus lo accusa di Hybris, di tracotanza orgogliosa che va punita, aver superato i propri limiti non è concesso, ed è la stessa colpa che Dante dà ad Ulisse che vuole andare oltre gli umani limiti". Per Vecchioni "questa è forse la tragedia di Eschilo più politica, nella sua vita ne ha viste di tutti i colori, le guerre, le celebri battaglie di Maratona o di Salamina, i governi di fazione opposta che si susseguivano, fino alla democrazia, sa perfettamente cos'è un potere condiviso. Solo la democrazia permette la contraddizione e in Prometeo la abbiamo, si rifiuta di obbedire a Zeus e gli tiene testa. Nell'eroe greco questo non c'è, o si ammazza come Aiace, o si acceca come Edipo, mentre qui c'è un'opposizione, un dir di no a Zeus, al potere supremo". Ma come si è svolto il lavoro del grecista? "Ho tradotto a pezzi - spiega -, prima i cori, poco alla volta, ho usato il vocabolario poche volte. Ho finito tutto in un mese invece dei quattro che mi aveva dato l'Inda". Vecchioni parla poi dell'attualità della figura di Prometeo. "E' il primo dio che si emoziona e ama gli uomini, il suo maggior dolore è quello di non sapere che fine hanno fatto dopo la sua prigionia. L'intuizione tutta politica della democrazia è sempre sottintesa. Poi nel "Prometeo liberato" Zeus manderà Eracle a uccidere l'aquila che gli divorava il fegato e infine lo libererà, ma qui abbiamo solo frammenti". Ma se avessero proposto al cantautore di creare le musiche avrebbe accettato? "Sarebbe stato molto più difficile - spiega -, non abbiamo riferimenti per le musiche. Non bisogna mai uscire dal seminato. Euripide aggiunse alla chitarra di allora con 8 corde, altre 4. Ma il suono strideva, facevano un fracasso tremendo e gliele tagliarono". L'autore di tante canzoni di successo come "Luci a San Siro" o "Samarcanda" sottolinea infine la grande consolazione di immergersi in qualcosa che si ama profondamente. E' questa la felicità, come sosteneva anche Aristotele? "Si, mi ritengo molto fortunato - risponde Vecchioni -, ogni sera mi sentivo veramente appagato. E Aristotele ha ragione anche quando ci avverte che esagerando con il progresso saremmo finiti in un disastro. I doni di Prometeo non li usiamo bene. Ma questa esperienza per il teatro di Siracusa è la cosa più bella che mi sia mai capitata dopo i miei figli e mia moglie..." (ANSA).

Saga Harry Potter letta da Pannofino guida Top10 audiolibri

(ANSA) - ROMA, 10 MAG - Questa la Top Ten degli audiolibri più ascoltati nel 2022 che vede salda al vertice la saga completa di Harry Potter letta da Francesco Pannofino, secondo i dati della ricerca NielsenIQ per Audible che sarà presentata il 20 maggio al Salone del Libro di Torino. Ecco i dieci titoli: - Harry Potter: La Saga Completa di JK Rowling, letto da Francesco Pannofino - Il Conte di Montecristo - Versione integrale di Alexandre Dumas, letto da Moro Silo - L'inverno dei Leoni: La saga dei Florio 2 di Stefania Auci, letto da Ninni Bruschetta - I pilastri della terra: Kingsbridge 1 di Ken Follett, letto da Riccardo Mei - I leoni di Sicilia: La saga dei Florio 1 di Stefania Auci, letto da Ninni Bruschetta - Per niente al mondo di Ken Follett, letto da Riccardo Mei - I Miserabili di Victor Hugo, letto da Moro Silo - Tre di Valerie Perrin, letto da Lucia Mascino - Dune: Il ciclo di Dune 1 di Frank P. Herbert, letto da Alessandro Parise - Mondo senza fine: Kingsbridge 2 di Ken Follett, letto da Riccardo Mei (ANSA).

Premio Mangiacinema a Vanzina per 40 anni di Sapore di mare

(ANSA) - ROMA, 09 MAG - Il 1983 fu un anno importante per i fratelli Vanzina, che uscirono in sala con due cult come Sapore di mare e Vacanze di Natale. Enrico Vanzina sabato 10 giugno, a San Secondo Parmense, sarà protagonista dell'evento speciale I quarant'anni di Sapore di mare a Mangiacinema-Festa del cibo d'autore e del cinema goloso. La serata d'onore con lo sceneggiatore e regista romano, tra ricordi e racconti, si terrà nell'agorà del Museo Orsi Coppini e culminerà con la proiezione in versione restaurata del film scritto da Enrico insieme al fratello Carlo, che lo diresse. Prima della proiezione, invece, firmacopie del suo ultimo libro Il cadavere del Canal Grande (HarperCollins). La decima edizione di Mangiacinema, festival ideato e diretto dal giornalista Gianluigi Negri, si svolgerà nel Comune della Bassa Parmense dall'8 al 18 giugno. A queste date si aggiunge un altro evento speciale: quello di sabato 24 giugno, dedicato ai quarant'anni di carriera della madrina di chiusura Isabella Ferrari, che proprio nel 1983 esordì al cinema in "Sapore di mare" nel ruolo di Selvaggia. Nel 2016 Enrico Vanzina è stato il primo artista a ritirare il Premio Mangiacinema-Creatore di Sogni, riconoscimento assegnato poi a Renato Pozzetto, Laura Morante, Lucrezia Lante della Rovere, Milena Vukotic, Pupi Avati, Ivano Marescotti. "Siamo felicissimi - commenta Negri - di averlo tra i nostri ospiti d'onore in questa edizione dedicata ai sogni e ai creatori di sogni. Nel 2016 avevamo celebrato i suoi quarant'anni di cinema popolare, e quelli di suo fratello Carlo, oltre a ricordare il loro papà Steno, maestro della commedia all'italiana, con la proiezione di Un americano a Roma. Oggi un altro importante quarantesimo anniversario, con l'atteso ritorno di un amico, che ci riempie di gioia". (ANSA).

Rai, AD Fuortes: "rimetto il mandato"

(ANSA) - ROMA, 08 MAG - L'Amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes ha comunicato le sue dimissioni al Ministro dell'Economia e delle Finanze. Sulla decisione, Fuortes ha affermato: "Da decenni lavoro nell'amministrazione pubblica e ho sempre agito nell'interesse delle istituzioni che ho guidato, privilegiando il beneficio generale della collettività rispetto a convenienze di parte''. Ed ha aggiunto: ''Prendo dunque atto che non ci sono più le condizioni per proseguire il mio lavoro di amministratore delegato''. ''Da decenni - spiega Fuortes - lavoro nell'amministrazione pubblica e ho sempre agito nell'interesse delle istituzioni che ho guidato, privilegiando il beneficio generale della collettività rispetto a convenienze di parte. Nel primo anno di lavoro del nuovo Consiglio di Amministrazione con il governo Draghi il Cda ha raggiunto grandi risultati per l'Azienda. Per citarne solo alcuni: nuovi programmi e palinsesti che hanno portato tra l'altro a un evidente rilancio di Rai2, la trasformazione organizzativa per Generi, un Piano immobiliare strategico che si attendeva da decenni, un rilevante potenziamento di RaiPlay e dell'offerta digitale. Dall'inizio del 2023 sulla carica da me ricoperta e sulla mia persona si è aperto uno scontro politico che contribuisce a indebolire la Rai e il Servizio pubblico. Allo stesso tempo ho registrato all'interno del Consiglio di amministrazione della Rai il venir meno dell'atteggiamento costruttivo che lo aveva caratterizzato, indispensabile alla gestione della prima azienda culturale italiana. Ciò minaccia di fatto di paralizzarla, non mettendola in grado di rispondere agli obblighi e alle scadenze della programmazione aziendale con il rischio di rendere impossibile affrontare le grandi sfide del futuro della Rai. Il Consiglio di Amministrazione deve deliberare, nelle prossime settimane, i programmi dei nuovi palinsesti ed è un dato di fatto che non ci sono più le condizioni per proseguire nel progetto editoriale di rinnovamento che avevamo intrapreso nel 2021. Non posso, pur di arrivare all'approvazione in CdA dei nuovi piani di produzione, accettare il compromesso di condividere cambiamenti - sebbene ovviamente legittimi - di linea editoriale e una programmazione che non considero nell'interesse della Rai. Ho sempre ritenuto la libertà delle scelte e dell'operato di un amministratore un elemento imprescindibile dell'etica di un'azienda pubblica. Il mio futuro professionale - di cui si è molto discusso sui giornali in questi giorni, non sempre a proposito - è di nessuna importanza di fronte a queste ragioni e non può costituire oggetto di trattativa. Prendo dunque atto che non ci sono più le condizioni per proseguire il mio lavoro di amministratore delegato. Nell'interesse dell'Azienda, ho comunicato le mie dimissioni al Ministro dell'Economia e delle Finanze''. (ANSA).

Bolle di nuovo Bolero ma col Ballet Béjart Lausanne

(ANSA) - MILANO, 07 MAG - Tra i balletti del suo repertorio più applauditi e sensuali, Roberto Bolle torna a riproporre il Bolero di Ravel, e per la prima volta con il Ballet Bejart Lausanne. Scenografia non sarà la Scala, ma il grande palcoscenico del Tam -Teatro Arcimboldi (10-17 maggio), che potrà accogliere la pedana rossa su cui danza Bolle, attorniato da 40 ragazzi della compagnia svizzera. "L'idea è nata quando mi hanno invitato a ballare con loro a Bruxelles proprio il Bolero - spiega l'étoile della Scala - Ho pensato che sarebbe stato meraviglioso portare la compagnia a Milano per riproporlo anche qui: è uno spettacolo di grande qualità e di grande riscontro del pubblico". Il cartellone prevede un trittico dal Béjart Ballet Lausanne, la compagnia di Gil Roman, fondata da Maurice Béjart. Oltre al Bolero di Béjart, gli altri due titoli sono 'Alors on danse… !'- di Gil Roman e '7 danses grecques', sempre di Béjart. "Sono molto contento della scelta del trittico - aggiunge Bolle - 'Alors on Danse…!' è un inno al piacere della danza, scritto dopo il lockdown, per creare qualcosa di pura gioia, mentre '7 danses grecques' su musiche di Theodorakis è un balletto molto coinvolgente, un altro piccolo capolavoro nel repertorio bejartiano". "E poi c'è il Bolero, che ballerò sul tavolo rosso con i 40 ragazzi della compagnia - continua - L'ho eseguito già tante altre volte, ma per me è sempre una grande emozione, una sfida, è un balletto pesante fisicamente emotivamente, è sempre una scoperta reinterpretarlo,e con con l'esperienza ancora con più gioia". Per il ballerino si aprono mesi di intensi impegni. A fine maggio è atteso a Buenos Aires al Teatro Colón per il balletto contemporaneo Caravaggio di Mauro Bigonzetti, che interpreterà per la prima volta. Quindi partirà per il suo tour estivo che toccherà l'Italia da Genova a Taormina. "Tante date sempre in luoghi meravigliosi - afferma Bolle - Questo per me è il periodo dell'anno più intenso, con più spettacoli e impegni e mi preparo con grande attenzione". A fine estate poi lo attende On Dance, la grande festa della danza da lui ideata, e che animerà Milano dal 7 al 10 settembre dal vivo. Serate danzanti, open class e workshop gratuiti di classica, contemporanea, tango, swing, street dance e oltre, per allievi e appassionati di tutte le età. Per trasformare la città in un'enorme dance hall all'aperto, accessibile a tutti. (ANSA).

Milly Carlucci ricorre alle vie legali per falsa intervista

(ANSA) - ROMA, 04 MAG - Milly Carlucci ha incaricato il suo legale Giorgio Assumma di attivare tutte le procedure legali per bloccare la diffusione di una sua falsa intervista trasmessa via web, tesa a promuovere la vendita di un integratore alimentare, distribuito fuori dai circuiti delle farmacie, al quale "vengono attribuite qualità terapeutiche miracolose per curare la incontinenza urinaria e per prevenire le conseguenziali forme di tumori e di cistiti". Nella falsa intervista - si legge nella nota del legale - "la Carlucci confessa di essere stata colpita dalla malattia per molto tempo e di essersi sottoposta a cura costose ma inefficaci, prescritte da medici incompetenti". La conduttrice di "Ballando con le Stelle" conclude "consigliando alle donne affette dalla suddetta malattia di prenotare il prodotto in questione, esaltandone l'efficacia ed assicurando la sua capacità di guarire in brevissimo tempo qualsiasi disturbo". Per dare "maggiore attendibilità al mendacio, la intervista è stata introdotta - sottolinea la nota - con il marchio della Rai News per voler significare di essere non solo stata favorita ma addirittura permessa dalla concessionaria del servizio pubblico alla quale la Carlucci è, come artista, legata in esclusiva". Assumma, al riguardo, ha dichiarato: "Di fronte a questo grave tentativo di approfittare della credulità del vasto pubblico che ammira la Carlucci, saranno esercitata varie azioni urgenti, a tutela non solo della verità dei fatti e della serietà della Carlucci, ma anche a protezione di quanti ingenuamente possono essere indotti a riporre fiducia nel prodotto artificiosamente reclamizzato. Sarà attivato anche il competente ordine professionale dei medici, la cui categoria è stata ingiustamente diffamata con l'accusa di incompetenza". (ANSA).

Harpissima a Cagliari con la star internazionale Boldachev

(ANSA) - ROMA, 03 MAG - Per tre giorni Cagliari capitale dell'arpa con la star internazionale Alexander Boldachev. Da venerdì 5 a domenica 7 maggio a Sa Manifattura l'appuntamento è con Harpissima: concerti, momenti di approfondimento e un'esposizione di diversi esemplari dello strumento. Cagliari è una delle cinque città italiane (insieme a Noventa Padovana, Roma, Matera, Bressanone) scelte per l'edizione 2023 della manifestazione che si svolge ormai da più di vent'anni. La direzione artistica dell'evento è affidata all'affermata arpista e insegnante Tiziana Loi, in collaborazione con l'associazione musicale Arpeggiando. La stella sará Boldachev: a soli trentatre anni è anche pianista, compositore, pedagogo, vincitore di numerosi concorsi internazionali e ideatore di prestigiose manifestazioni legate all'arpa, come il Zurich harp festival. Il calendario di Harpissima si apre venerdì alle 9 con l'inaugurazione, nella Sala Officina, della mostra che per l'intera durata della manifestazione vedrà in esposizione le arpe della Salvi Harps. Alle 20 grande concerto dell'European Suzuki Harp Ensemble, formazione composta da trenta giovani arpiste, dedicato alla memoria di Gabriella Bosio, arpista di fama internazionale, scomparsa alla fine del 2022. Il sabato mattina è dedicato all'approfondimento della didattica musicale, con Tiziana Loi che alle 10.30 terrà una conferenza dal titolo "Crescere con la musica" in cui illusterà il metodo Suzuki, il sistema per insegnare la musica ai bambini elaborato nella prima metà del XX secolo dal violinista giapponese Shinichi Suzuki. In serata arriva il recital di Boldochev alle 19.30 (primo turno) e alle 21 (secondo turno): dalla musica classica ai giorni nostri, partendo da compositori come Tchaikovsky o Villa Lobos per arrivare al rock di artisti come Queen, Red Hot Chili Peppers, Nirvana o Scorpions. Domenica la giornata è dedicata alle masterclass con Boldochev. L'ingresso ai concerti e alla mostra è libero e gratuito. (ANSA).

Williams incinta, Wintour innamorata: gossip al gala del Met

(ANSA) - NEW YORK, 01 MAG - Il secondo bebe' di Serena Williams e Alexis Ohanian, complice Thom Browne per l'abito scelto per il ret carpet, un nuovo romance per Anna Wintour e Bill Nighy, l'attore candidato agli Oscar per Living. E poi Jared Leto e Doja Cat ispirati da Choupette, il felino birmano erede contestato di parte della fortuna di Karl Lagerfeld: all'incrocio tra Hollywood e fashion system, il tappeto rosso del Gala del Met ispirato dalla controversa mostra sullo stilista tedesco ha offerto gossip a valanga. Naomi Campbell in Chanel 2010, Gisele Bundchen, un angelo, in Chanel 2007. Margot Robbie, Chanel 1993. Mentre Kim Kardashian e' arrivata in un vestito di sole perle di Schiaparelli con le sorelle Kendall e Kylie e la figlia North. C'era anche Pete Davidson, il comico ex di Snl, che aveva portato Kim sulla scalinata del Met vestita con l'abito storico di Marilyn Monroe, ma stavolta l'ex coppia ha fatto ingressi separati. David Byrne in bicicletta, Baz Luhrman vestito come Lagerfeld, Anne Hathaway in un Versace che fa omaggio a Lagerfeld e a Gianni, tra tweed e spille da balia. Lil Nas X in un'opera di make up di Pat McGrath che anziche' usare filo e ago e' ricorso alla spazzola e alle pinzette. Alton Mason, il primo modello nero che Lagerfeld mando' in passerella, si e' vestito da sposa. Chanel anche per Lady Gaga, mentre Florence Pugh, accompagnata da Pierpaolo Piccioli di Valentino, ha sfoggiato una corona di piume sulla nuova testa rasata. Marc Jacobs e' arrivato con Paris Hilton, lei al suo primo gala del Met. "E' stato un mio eroe da quando avevo 17 anni", ha detto lui in una intervista sul red carpet. Mentre Olivier Rousteing di Balmain, dove Lagerfeld aveva cominciato come assistente nel 1955, ha postato una borsa trapunta con le parole "Karl, chi". (ANSA).

Il concertone di Roma sotto la pioggia

(ANSA) - ROMA, 01 MAG - Un tappeto di ombrelli colorati, di mantelle rosa, celeste, verdi. La pioggia non ha scoraggiato le migliaia di ragazzi che hanno già raggiunto piazza San Giovanni a Roma e continueranno a raggiungerla nelle prossime ore per il tradizionale concerto del Primo Maggio, promosso dai sindacati e dedicato quest'anno alla Costituzione, che festeggia i 75 anni. Padroni di casa Ambra, per il sesto anno consecutivo, e Fabrizio Biggio. Tra gli artisti più attesi ci sono Ligabue, Emma, Lazza, Francesco Gabbani, i Baustelle, Matteo Paolillo reduce dal successo di Mare Fuori, Levante, Ariete, Mr. Rain, Tananai, Coma_Cose, Piero Pelù con Alborosie, Mara Sattei, Rocco Hunt. (ANSA).

Ambra, al Concertone le idee dei giovani per la Costituzione

(ANSA) - ROMA, 30 APR - "Non siamo qui per salvare il mondo, ma neanche per portare solo slogan", dice Ambra Angiolini alla vigilia del suo sesto concertone del Primo maggio a Roma da conduttrice. "Per questo - anticipa - abbiamo tolto le presentazioni dei cantanti, per dare loro la possibilità di dire qualcosa, anche di personale". "Ci lamentiamo del fatto che i Guccini e i De Gregori non ci siano più, ma in realtà - sottolinea l'attrice - questi ragazzi hanno una poetica diversa. Dobbiamo solo cambiare prospettiva di ascolto e leggere cosa dicono davvero, dare loro la possibilità di dire cosa hanno a cuore". Gli artisti porteranno così sul palco le loro proposte di integrazione alla Costituzione, che compie 75 anni e sarà il fulcro dell'evento insieme con i temi del lavoro. "Tanti hanno parlato di salute mentale: per fortuna nessuno di loro si vergogna di dichiarare un disagio, figlio della nostra sensazione, per fortuna sembrano andare oltre questo aspetto, lo vedrete e lo ascolterete. Alcuni affrontano il tema del tempo, dell'età giusta, di potere avere semplicemente l'età che si ha. Scoprirete un mondo di ragazzi che hanno idee precise. Il Primo maggio vuole essere diverso dalle tribune politiche: parliamo, confrontiamoci, diciamo cose che magari non piacciono a tutti, ma arrivano dalla volontà di costruire qualcosa insieme". E dunque sul palco "non ci sarà repressione, né frustrazione, ma mani tese, proposte da fare", "pochi speech e piccoli, grandi frecce da lanciare: nessuno viene qui - sottolinea Ambra - per provocare e basta, la provocazione fa parte di un mondo che dovrebbe sistemare le cose ma non le sistema, molte volte ha a che fare con la sensazione che ci si debba incazzare, ma poi il rumore copre la soluzione e ci si dimentica di chiederla". Per questo la conduttrice si dice "particolarmente felice di essere una partecipante come gli altri e di poter ascoltare tutto quello che c'è da dire: la memoria la abbiamo per la Costituzione, ma abbiamo anche il futuro davanti e per la prima volta avrete la sensazione che qualcuno lo stia abitando davvero". (ANSA).









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Trentino, cresce l'occupazione con oltre 246.000 gli attivi:  a giugno 2024 il dato più alto degli ultimi sei anni

Tutti i settori economici hanno contribuito alla crescita dell'occupazione, con un maggior dinamismo per l'agricoltura (+13,5%), costruzioni (+25,6%), commercio, alberghi e ristoranti (+10,9%), che hanno influito positivamente sugli altri comparti. Sul fronte della disoccupazione, il calo è stato agevolato principalmente dalla componente femminile (-28,8%). Tra gli uomini la contrazione si è fermata al -6,9%