Grandi predatori da «arginare», approvato alla Camera un ordine del giorno di FdI ed Svp
Prevista l'istituzione di un comitato che raccordi Province ed Ispra, sul modello di quelli già realizzati in altre nazioni europee, per un «urgente piano di intervento»
TRENTO. "Sul tema dei grandi predatori, gli impegni assunti da Fratelli d'Italia verso il nostro territorio cominciano a prendere forma e da domani sarà più facile coordinare il quadro nazionale con quello locale per arginare le situazioni di pericolo palesatesi negli ultimi mesi ed i gravi danni all'allevamento di montagna". Lo dichiarano i deputati di FdI, Alessandro Urzì e Alessia Ambrosi, dopo l'approvazione alla Camera con 230 voti a favore e 59 astenuti, di un ordine del giorno a prima firma proprio di Urzì e sottoscritto oltre che da Ambrosi anche dai deputati Svp, Manfred Schullian e Dieter Steger.
"Quando si parla di temi concreti e non ci si perde in inutili disquisizioni etniche la visione comune anche con molti colleghi della Svp prevale", sottolinea Urzì. "Con l'impegno assegnato al governo da parte del parlamento - si legge in una nota - si afferma una visione pragmatica del tema che parte da una ricognizione della dimensione della popolazione di grandi predatori e poi dal coinvolgimento dei territori interessati, ovviamente con un ruolo protagonista delle Province autonome".
L'ordine del giorno prevede un intervento "in sede nazionale ed europea al fine di, garantendo le fondamentali condizioni di preservazione della fauna selvatica e dei grandi predatori, contemperare le esigenze di efficace tutela delle attività economiche agricole e di allevamento, anche a livello territoriale in considerazione delle particolari specificità e forme di autonomia locali e disporre l'istituzione di un comitato che raccordi le espressioni territoriali interessate dai fenomeni citati in premessa ed Ispra, in via diretta e funzionale sul modello di quelli già realizzati in altre nazioni europee, finalizzato ad un urgente piano di intervento".