Cambiamenti climatici spiegati nel “Quaderno” 

Primiero, il Parco Paneveggio Pale di San Martino presenta oggi la pubblicazione  che descrive gli effetti sui ghiacciai dell’innalzamento delle temperature



PRIMIERO. Oggi alle 20.30 in sala civica Negrelli della Comunità di valle, il Parco di Paneveggio Pale di San Martino, presenta il Quaderno del Parco n. 13, curato da Erwin Filippi Gilli, dal titolo “Cambiamenti climatici: Effetti sugli ambienti di alta montagna”. Dopo i saluti del presidente del Parco, Silvio Grisotto e l’introduzione del direttore del Parco, Vittorio Ducoli, intervengono Erwin Filippi Gilli, dottore in scienze forestali e operatore glaciologico; Gino Taufer responsabile del Settore tecnico del Parco e operatore glaciologico del Comitato glaciologico italiano. Nel corso dell’incontro saranno presentati i rilievi effettuati nel 2017 sui ghiacciai della Fradusta e del Travignolo attraverso la documentazione fotografica.

Il nuovo volume della collana “Quaderni del Parco” descrive quello che sta accadendo sulle Alpi, in particolare nel Gruppo delle Pale di San Martino e lo fa utilizzando la componente morfologica più suscettibile all’innalzamento della temperatura: i ghiacciai. I ghiacciai sono strutture morfologiche importanti per molti aspetti: sono una riserva di acqua dolce, conservano al loro interno importanti notizie sul clima passato, sono elementi del paesaggio meravigliosi che hanno modellato e modellano tuttora il territorio. Da quasi cent'anni il Comitato Glaciologico Italiano monitora lo stato di salute di questi ammassi. Negli ultimi anni la situazione si è aggravata al punto tale da far pensare ad una prossima scomparsa dei ghiacciai, almeno di quelli a quote più basse. Con l'innalzamento delle temperature gli ammassi secondari quali il ghiacciaio del Focobon, quelli delle Ziroccole, della Val di Strut o della Val dei Cantoni, tutti nel Primiero, sono ormai quasi scomparsi mentre i principali, la Fradusta, il Travignolo, la Pala di San Martino, cercano di resistere all'innalzamento della temperatura che ne sta lentamente erodendone gli spessori e le superfici.

Il volume vuole rendere disponibile il materiale raccolto dagli studiosi impegnati a monitorare i ghiacciai delle Pale di San Martino. Nella prima parte del “Quaderno” si affrontano gli aspetti di come si forma un ghiacciaio, quali sono gli ammassi, le stazioni meteorologiche utilizzate nell'analisi. La parte centrale contiene l'analisi climatica dei decenni trascorsi. L'ultima parte è dedicata principalmente all'Altipiano delle Pale: all'idrogeologia, a dove fluisce l'acqua di fusione dei ghiacciai, al Progetto Doline, quei siti freddi che in particolari condizioni registrano temperature prossime o inferiori ai meno 40°C, alla vegetazione che lambisce la Fradusta ed il Travignolo, alla fauna. (r.b.)













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