Trento, cuoco massacrato dal branco dopo le sue avance gay
Svolta nell'inchiesta sul brutale pestaggio di un cuoco inglese trovato nudo in mezzo al bosco. A picchiarlo sarebbero stati sei giovani per punirlo dopo i suoi approcci omosessuali. Lo ha confessato il ventenne in carcere con l'accusa di tentato omicidio
CANAZEI. Non una zuffa tra due ubriachi, ma un brutale pestaggio di gruppo per motivi sessuali. Questo è emerso dal racconto di Gianluca Costantino, il ventenne di Canazei in carcere a Trento con l’accusa di tentato omicidio e lesioni gravi per aver bastonato a sangue il cuoco inglese John William Harris, 45 anni, trovato domenica vicino al bosco, nudo e in stato di ipotermia.
Il giovane, assistito dall’avvocato Luca Pontalti, è stato interrogato ieri mattina, nel carcere di Trento, dal gip Marco La Ganga. Costantino ha ammesso le proprie responsabilità, ma ha fornito un quadro assai diverso, e se possibile ancor più grave, di quanto accaduto. Il ventenne avrebbe raccontato di essere stato avvicinato più volte dal cuoco inglese, il quale gli avrebbe fatto delle avances in modo esplicito.
Tentativi d’approccio espliciti che l’uomo avrebbe rivolto anche ad altri due ragazzi di Canazei, gli stessi che fino ad ora avevano avuto un mero ruolo di testimoni e che, invece, sempre secondo Costantino, avrebbero partecipato attivamente sia al pestaggio e, particolare agghiacciante, anche al tentativo di seviziare l’uomo con una trave tolta da una vicina staccionata. Tentativi che il terzetto non si è evidentemente limitato a respingere, magari in maniera ferma, ma civile. Nient’affatto. Quelle attenzioni avrebbero innescato nei tre la voglia di punire l’affronto, di far pagare al cuoco quella sua ostentata diversità. E così è scattata l’aggressione cui si sarebbero aggiunti quasi subito anche altri tre ragazzi della Val Badia, probabilmente avventori dello stesso pub - lo Speckkeller - in cui John William Harris era stato visto la stessa sera, prima dell’aggressione. In sei, quindi - completamente ubriachi come la stessa loro vittima - avrebbero preso parte alla spedizione punitiva nei confronti dell’inglese che, in ospedale, aveva poi ricordato d’essere stato picchiato da più persone.
A confermare tutto questo il ritrovamento sul luogo del pestaggio dei cinque bastoni insanguinati da parte dei carabinieri della stazione fassana. Carabinieri che non senza difficoltà erano risaliti a Costantino e che ora sono certamente al lavoro per identificare gli altri protagonisti del terribile episodio. L’accusa nei confronti di Costantino - nei confronti del quale il Gip non ha convalidato il fermo, ma ha applicato la custodia cautelare in carcere - è pesantissima: tentato omicidio. Solo il caso, infatti, ha impedito che il pestaggio si concludesse in tragedia: poche decine di minuti e John William Harris, cuoco per un’agenzia turistica britannica che gestisce appartamenti in val di Fassa, sarebbe morto. Ricoverato in rianimazione al S.Chiara, l’uomo s’è fortunatamente ripreso e ora sta meglio