E Mario Malossini lancia l’asse con Rossi 

L’ex presidente della Provincia aggiunge: «Ho stima di lui, se posso dargli una mano lo farò»



TRENTO. Ieri al Caproni spiccava la presenza di Mario Malossini, mentre non è passata inosservata l’assenza di Carlo Daldoss, che voci ben informate danno a sua volta in dirittura d’arrivo al Patt. E Mario Malossini, da tutti salutato con gran calore, cosa c’azzecca nell’outing di Walter Viola? L’ex governatore e ex uomo di spicco prima della Dc e poi di Forza Italia, vuole mantenere in profilo basso. Ma ammette che con Walter Viola l’amicizia è di lunga data. «Se posso definirlo così - spiega Malossini - Walter è un mio allievo. Quando sono diventato presidente della Provincia, avevo istituito un ufficio studi con Mauro Marcantoni, Roberto Ceccato, Antonio Girardi e Walter. Poi, quando sono tornato a fare politica, nelle elezioni del 2003, gli ho chiesto di candidarsi nelle liste di Forza Italia ed in quella legislatura siamo entrati in cinque consiglieri. Tuttora sono legato a lui da un rapporto di stima, insieme abbiamo fatto un’opposizione costruttiva». Malossini attualmente non ha cariche politiche, ma continua ad essere consulente nel settore a lui congeniale, il turismo. C’è l’intenzione di tornare in campo anche politicamente? «Per ora non mi esprimo - risponde - ma posso dire che ho molta stima del presidente Rossi e se posso dargli una mano, non mi tirerò indietro. Penso che stia lavorando bene, soprattutto nei suoi rapporti con Bolzano, per avere più forza a Roma». (sa.m.)















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