Us Open

Sinner: «Periodo non semplice, ho imparato chi è mio amico e chi no»

L'azzurro numero 1 del ranking dopo la vittoria al primo turno su McDonald: «Con il mio team sto cercando di tornare alla normalità. Un onore quello che ha detto di me Berrettini»



ROMA. "L'ultimo periodo non è stato semplice per me. Credo che ora piano piano stiamo cercando con il mio team di tornare alla normalità. Sono molto contento di quello che ha detto Matteo Berrettini, ci conosciamo bene e ci rispettiamo molto. Mi ha manifestato molta stima, è stato un grande onore", ha detto Jannik Sinner, ospite nello studio di SuperTennis a Flushing Meadows dopo la vittoria al primo turno dello US Open contro l’americano McDonald.

"Io non farei mai niente di male - racconta l'altoatesino - ma più si avvicinava la sentenza e meno mi divertivo in campo. Chi mi conosceva, vedeva un Jannik diverso che si divertiva meno, con meno voglia. Grazie a chi mi è stato vicino, perché mi hanno sempre trattato in modo normale".

Dalla positività per Clostebol, dal processo e da quello che è successo dopo l'annuncio della sua assoluzione per assenza totale di colpa o negligenza, ha detto:  "Ho imparato chi è mio amico e chi no, l'ho visto subito. Ho capito quanto è importante lo sport ma anche la vita fuori dal tennis, che ci sono tante cose peggiori di quello che ho passato io".













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