Bongiorno saluta e trionfa tutto solo tra gli Under 23

Il toscano fa il vuoto sul percorso di Roncegno. L’altoatesino Pierre Paolo Penasa chiude con un buon sesto posto


di Luca Franchini


RONCEGNO TERME. Bongiorno, Bongiorno mi chiamo… Manuel Francesco. Dopo il successo di Orsini tra gli junior, la Toscana può festeggiare (con una citazione musicale alla Tricarico) anche la maglia tricolore under 23 di Manuel Francesco Bongiorno, 22 anni il primo settembre, nato in Calabria ma residente da 16 anni a Fucecchio, il paese di Indro Montanelli. E' il passista scalatore toscano, quattro vittorie in stagione, ad alzare le braccia al cielo sotto il traguardo di Roncegno ed a succedere a Matteo Trentin nell'albo d'oro della rassegna tricolore, al termine di una corsa massacrante (169 km con 2219 metri di dislivello), caratterizzata dalle 8 tornate del circuito di 24,2 km che prevedeva ad ogni passaggio la salita di Telve e quella conclusiva (900 metri) che portava all'arrivo. Bongiorno, ieri, ha scritto una bella pagina del ciclismo dilettantistico, elegante e ficcante come la penna dell'indimenticato giornalista suo compaesano. Al suo scatto all'ultimo passaggio sulla salita di Telve, a 9 chilometri dall'arrivo, ha saputo rispondere solo il veneto della Petroli Firenze Davide Formolo (poi secondo e medaglia d'argento a 4"), tenuto però sempre a debita distanza, mentre gli altri attesi protagonisti hanno pensato più a scattarsi in faccia l'uno con l'altro che ad organizzare l'inseguimento.

Tra di loro, c'era anche il meranese della Zalf Desiré Fior Pierre Paolo Penasa, che ieri sognava di festeggiare il 21° compleanno con la maglia tricolore sulle spalle, ma che si è dovuto accontentare di un comunque onorevole sesto posto, da non buttare dopo l'esaltante terzo posto al GiroBio. Chi al Giro, invece, aveva deluso, era stato proprio Bongiorno, crollato sul Gavia e ieri intenzionato a rifarsi, lui che ad inizio stagione aveva conquistato una grande vittoria al Palio del Recioto, sempre davanti a Formolo. E così, dopo la fuga di lunga gittata che ha caratterizzato le fasi centrali della corsa e nella quale hanno trovato posto anche l'atleta di casa Igor Smarzaro ed il fiemmese Luca Ceolan (alla fine 27° e 29°), il forte scalatore toscano ha piazzato l'allungo decisivo, bravo prima a seguire Formolo e poi a staccarlo. Bronzo ancora per la Hopplà, con Sbaragli.

«Seguo il ciclismo da quando ho 4 anni, l'ho sempre preferito ai cartoni animati - spiega Bongiorno, che, dopo le prime gare attorno a casa con gli amici in sella alla sua graziella, ha iniziato a fare il corridore da esordiente -. Mi ispiro a Contador ma non ho idoli, perché ogni corridore, vista la fatica che fa, lo considero tale». Matteo Trentin, appena dopo la conquista del tricolore, passò professionista. Che la storia si ripeta? «Intanto andrò al mare, poi cercherò di onorare la maglia facendo però finta di non averla addosso - conclude il vincitore -. So di essere solo all'inizio».

ORDINE D'ARRIVO: 1. Francesco Manuel Bongiorno (Hopplà) 169,4 km in 4h21'20" (media 38,893 km/h); 2. Davide Formolo (Petroli Firenze) a 4"; 3. Kristian Sbaragli (Hpplà) a 40"; 4. Davide Vilella (Colpack) st; 5. Fabio Aru (Palazzago) st; 6. Pierre Paolo Penasa (Zalf) st; 7. Roberto Giacobazzi (Mantovani) st; 8. Luca Chirico (Trevigiani) a 44"; 9. Graziano Di Luca (Monturano) a 48"; 10. Alessio Taliani (Futura Matricardi) a 50"; 24. Manuel Cazzaro (Team Suedtirol); 27. Igor Smarzaro (Ciclisti Padovani); 29. Luca Ceolan (Colpack).

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