Sanità

Pronto soccorso, arriva l'interprete per persone sorde

L'Azienda sanitaria annuncia l'avvio del nuovo servizio lunedì 2 dicembre negli ospedali di Trento e Rovereto. Nel corso del 2025 sarà esteso alle unità operative di emergenza presenti nelle altre strutture del territorio

 



TRENTO - Garantire una comunicazione efficace e immediata con le persone con disabilità uditiva nei pronto soccorso degli ospedali di Trento e Rovereto. È questo l'obiettivo del servizio di interpretariato a distanza, disponibile 24 ore su 24, attivo da lunedì 2 dicembre nei pronto soccorso dei due principali ospedali trentini.

Un servizio che sarà esteso, nel corso del 2025, a tutti i pronto soccorso delle altre strutture ospedaliere. In prospettiva, e sulla base di eventuali esigenze future, l'interpretariato potrebbe essere utilizzato anche nelle varie unità operative degli ospedali.

La sperimentazione di interpretariato a distanza nei pronto soccorso è parte di un'iniziativa più ampia volta a migliorare l'inclusione delle persone con disabilità uditive.

La Provincia, grazie alle risorse del Fondo per l'inclusione delle persone sorde o con ipoacusia della Presidenza del consiglio dei ministri, ha messo in campo una serie di iniziative che coinvolgono la popolazione, con l'obiettivo di accrescere la sensibilità nei confronti di questo tema e abbattere le barriere comunicative.

Sono stati elaborati una serie di progetti che hanno l'obiettivo di favorire l'accesso ai servizi pubblici, a partire da quelli sanitari, ma anche ai musei e agli spettacoli teatrali.

I riscontri a questa prima sperimentazione nei pronto soccorso di Trento e Rovereto permetteranno di affinare il servizio e di estenderlo anche agli altri ospedali del territorio. In una situazione di emergenza la rapidità e la chiarezza nella comunicazione possono fare la differenza; da qui l'importanza di favorire una comunicazione il più possibile efficace anche con le persone con disabilità uditiva, spiegano i responsabili.













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