La gita si trasforma in una odissea: 40 scolari di Besenello bloccati per ore a Bovolone
La comitiva ha ripreso il viaggio solo tre ore più tardi, alle 19.15, dopo l'inutile attesa di un bus sostitutivo. È salita su un altro treno di linea, che l'ha portata a Verona mentre il treno con il quale era arrivata è tornato a Rovigo
BOVOLONE. È finita in stazione a Bovolone la bella gita di tre giorni sul Delta del Po di una scolaresca di 40 bambini di Besenello, accompagnati da quattro insegnanti dell'istituto comprensivo Alta Vallagarina. Il treno che li riportava verso casa si è fermato infatti alle 15.50 nella cittadina del mobile e non è più ripartito a causa di un guasto alla linea. La comitiva ha ripreso il viaggio solo tre ore più tardi, alle 19.15, dopo l'inutile attesa di un bus sostitutivo. È salita su un altro treno di linea, che l'ha portata a Verona mentre il treno con il quale era arrivata è tornato a Rovigo.
Quindi è giunta a Rovereto, dopo un cambio a Verona, alle 21, attesa dai genitori in ansia per quanto accaduto.La causa dello stop imprevisto - così riporta nel suo reportage il corrispondente dell'Arena Roberto Massagrande - è stato un guasto sulla linea Rovigo-Legnago-Verona, imputabile al forte vento o ad un fulmine. Ad essere messi fuori uso sono stati i meccanismi automatici che regolano i passaggi a livello.
L'ennesimo episodio che alimenta la cattiva fama del «freccia nera» - così è stata definita dai pendolari la linea in questione - una delle più critiche anche se di recente sono state introdotte delle migliorie.
Tanto che da anni viene stabilmente inserita tra «le 10 peggiori linee d'Italia» nel rapporto annuale di Pendolaria. Che le cose si mettevano male gli insegnanti lo hanno capito quando è arrivato il primo annuncio dopo un'ora di attesa, che annunciava ritardi di 60 minuti «per un guasto agli impianti di circolazione tra le stazioni di Isola della Scala e Bovolone».
Poi è seguito un secondo annuncio: «Circolazione ferroviaria temporaneamente sospesa». Nel frattempo tutti gli altri passeggeri sono scesi dirigendosi alla fermata della corriere di linea.
Tuttavia, per la comitiva di 40 alunni delle scuole elementari, tutti con zainetto e trolley al seguito, non era un'impresa facile presentarsi alla fermata del bus di linea con il rischio di non trovare posto per tutti.
E così alla fine sul treno fermo al terzo binario è rimasta solo la scolaresca della primaria «Silvio Pellico» di Besenello con il capotreno e il bigliettaio, impegnati entrambi al telefonino per chiedere aggiornamenti sulla situazione alla sala operativa di Porta Nuova e per sollecitare l'invio di un bus sostitutivo, annunciato in un primo momento salvo poi venire smentito nei fatti.
Dopo le prime due ore di attesa chiusi nei vagoni viste le cattive condizioni meteo, i maestri hanno approfittato di una schiarita e hanno fatto scendere i bambini in fila per un'improvvisa escursione per le vie del centro alla ricerca di un punto di ristoro e magari di un bagno, dal momento che quello sui vagoni era praticamente inagibile e quello della stazione è chiuso da anni.
A salvare la situazione è stata una gelateria situata nei paraggi. La scolaresca è ripartita solo nel tardo pomeriggio, dopo aver visto sfumare una dopo l'altra tutte le coincidenze a Verona per arrivare in tempo a casa, visto che era attesa alle 18 nel paese di origine per i riti del Giovedì Santo.