“No al rimescolamento delle classi”: oltre un centinaio di genitori in piazza a Trento
Una mamma: «mio figlio dovrebbe cambiare classe per la terza volta, ed è in seconda elementare. I bambini non sono numeri»
Cgil Flc: "No a classi con 25 o 28 alunni"
TRENTO. Oltre un centinaio, tra genitori e figli-alunni, con bandiere, manifesti, striscioni, cappellini, fischietti e cori da stadio sulle note dei Modà: questa la manifestazione che si è svolta in queste ore (28 maggio) dinanzi al palazzo della Provincia per dire “Stop al rimescolamenti delle classi”.
Con in dettaglio: 17 classi da smembrare, 200 alunni da riaccorpare in nuove classi, 95 bambini al terzo cambio di classe in 3 anni. Così i genitori dell’Istituto comprensivo di Lavis hanno detto ancora una volta no all’applicazione incondizionata dei criteri della delibera provinciale 290 del 2021 per la riorganizzazione delle classi.
Perché, ribadiscono: “I nostri figli non sono numeri. Facciamo contare i loro diritti!”. Una delle organizzatrici, Valeria Bella dice: “Sono dell’Istituto comprensivo di Lavis, mamma di un bambino della 2a E; mio figlio così cambierebbe classe per la terza volta. Non significa solo cambiare classe ma pure insegnanti e compagni. Quest’anno è la terza volta; quest’anno, che è stato difficile e duro i bambini sono stati costanti e bravi ed invece che avere il premio questo è il risultato.
Ci sono bambini che piangono perché non vogliono più andare a scuola e noi siamo scesi in piazza per quello”.
Perché questo cambio di classe?
Perché è uscita la delibera 290 che chiede di ritornare ai numeri pre Covid per quanto riguarda l’organico, quindi a questo punto le classi tornerebbero a quelle di prima della pandemia. Nel caso di Lavis toglierebbero 4 sezioni: una alle medie, una seconda elementare Pressano e le prime.
La vostra richiesta?
Quella di ripensarci, perché i nostri figli hanno già cambiato 3 volte e di trovare delle soluzioni che consentano loro di completare il corso di studio sino in quinta con gli insegnanti che li hanno conosciuti. Per chi ha figli con difficoltà educative, questa decisione è molto impattante.
Chi sta manifestando qui in piazza Dante oggi con voi?
Istituto comprensivo di Lavis, scuole di Trento, Cembra, Pinè, perché la delibera riguarda tutto il Trentino. L’anno scorso ci hanno modificato in quanto i protocolli prevedevano delle distanze e quindi delle classi con un numero ridotto di bambini. Ora ci chiedono di far ritornare tutto come prima e non è fattibile. C.L.