Brasilia, gas lacrimogeni contro gli indigeni

Sono stati accusati di occupare il prato davanti al Parlamento

BRASILIA


(ANSA) - BRASILIA, 10 APR - Centinaia di indigeni che partecipavano a una marcia a Brasilia, sono stati bersaglio di bombe lacrimogene e spray al peperoncino di fronte al Parlamento nella serata di giovedì 10 aprile. La manifestazione fa parte del programma del Campo Terra Libera, l'Atl, la più grande manifestazione indigena dell'America Latina, riporta il sito del quotidiano Folha de São Paulo. Diversi partecipanti all'atto si sono sentiti male e sono stati soccorsi dai Vigili del Fuoco sul posto, mentre altri sono stati trasportati all'Ospedale Base della capitale. La Camera ha affermato in una nota che gli indigeni avevano rotto la linea di difesa della Polizia Militare, abbattuto le recinzioni e "invaso il prato del Parlamento". L'ufficio della deputata e leader indigena Célia Xacriabá ha smentito l'informazione tramite un comunicato: "gli indigeni non hanno tentato di invadere nulla. Questa è la marcia tradizionale dell'Atl che si svolge da 21 anni". Le leadership indigene riunite a Brasilia hanno ripudiato "l'azione repressiva", classificandola come razzismo. La programmazione del Campo Terra Libera riunisce a Brasilia sino a domani 11 aprile circa 7mila persone provenienti da oltre 200 popoli indigeni verde-oro e ha come principale obiettivo quest'anno quello di articolare la partecipazione indigena alla Conferenza sul Clima dell'ONU, la COP30, prevista a novembre a Belém, nello stato amazzonico del Pará. Oltre alla partecipazione dei popoli brasiliani, a Brasilia sono arrivate anche le delegazioni internazionali indigene del cosiddetto G9, il gruppo di 9 paesi della regione amazzonica (Bolivia, Perù, Ecuador, Colombia, Venezuela, Guyana, Guiana Francese e Suriname), e leader indigeni di Canada, Australia ed alcune isole del Pacifico. (ANSA).













Scuola & Ricerca

In primo piano

calcio

Un'Inter infinita è in finale Champions: immagini che resteranno nella storia

L'Inter torna in finale di Champions League e lo fa con una impresa, battendo il Barcellona con un 4-3 che nel punteggio evoca l'epos del calcio italiano. L'impresa e il modo in cui e' maturata, con ribaltamenti di risultato che rievocano la partita delle partite, l'Italia-Germania dell'Azteca, resterà nella storia: due volte avanti, i nerazzurri si fanno rimontare fino al 3-2, prima che Acerbi all'ultimo istante dei regolamentari pareggi e Frattesi nei supplementari regalino alla squadra di Simone Inzaghi il biglietto per la finale di Monaco di Baviera (foto Ansa)