Trovata l’area del cervello che decodifica il tono del discorso
Non èimportante solo quello che si dice, ma anchecome lo si dice: ora questo detto è dimostrato dalla scienza, grazie all’identificazione dell’areadelcervello che ha il compito didecodificare iltono deldiscorso e l’intonazione utilizzata per ogni singola parola, trasformando questi dati in informazioni fondamentali per lacomprensione di ciò che viene ascoltato. La scoperta,pubblicata sulla rivista Nature Communications da un gruppo guidato dall’Università americana di Pittsburgh, smentisce le teorie finora ritenute corrette sulla sede e sulle modalità di questo processo, mettendo in luce la sua importanza.
Ciò potrebbe aprire nuove prospettiveper lariabilitazione di persone affette da disturbi del linguaggio, come quelleautistiche o che hanno avuto unictus, e potrebbe anche aiutare a migliorare significativamente gliassistenti vocali basati sull’Intelligenza Artificiale, rendendoli capaci di imitare con sempre maggiore accuratezza il modo di parlare degli esseri umani.
I ricercatori coordinati da Taylor Abel e Bharath Chandrasekaran hanno avuto la fortuna di lavorare con un piccolo gruppo di adolescenti ai quali erano stati impiantati nel cervello degli elettrodi per curare l’epilessia. In questo modo, hanno potutomonitorare congrande precisionel’attivazionedelle varieregioni cerebrali mentre i pazienti ascoltavano un audiolibro di ‘Alice nel paese delle meraviglie’.
I risultati mostrano che l’area chiamata ‘circonvoluzione di Heschl’è quella cheelabora sottili cambiamenti nel tonodella voce non solo come suoni, ma come specifiche unità linguistiche che completano il significato del discorso. Questa zona cerebrale è la prima che decodifica le informazioni uditive quando vengono percepite, e ciò indica che l’intonazione svolge un ruolo chiave nella comunicazione umana: finora si pensava, invece, che l’intero processo avvenisse nella circonvoluzione temporale superiore, che entra in gioco in un secondo momento.