ROMA. Il cibo è la prima ricchezza dell'Italia con la filiera agroalimentare che sviluppa un fatturato aggregato di oltre 600 miliardi di euro nel 2022, nonostante la guerra e le tensioni internazionali, grazie al lavoro di 4 milioni di lavoratori.

Grandi numeri confermati da un'analisi che Coldiretti ha diffusa in occasione dell'apertura del Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, organizzato a Villa Miani a Roma in collaborazione con The European House - Ambrosetti. Appuntamento annuale per l'agroalimentare riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, finanziarie e politiche nazionali ed estere.

Una due giorni che si apre con il primo salone dei giganti del Made in Italy, le specialità di maggiori dimensioni realizzate nelle diverse regioni d'Italia, dalla mortadella lunga 2 metri per 120 chili, al maxi provolone da un quintale, dal Primitivo di Manduria da 15 litri al Pecorino Toscano da 20 chili. Un segno concreto per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio dell'Unesco. Il Made in Italy dal campo alla tavola, ricorda la Coldiretti, vede impegnati 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Un riconoscimento tangibile anche sul fronte dell'export, che segna un balzo dell'8% nel 2023.