Tour: ancora VDP-Philipsen, il belga fa il bis in volata
(ANSA) - ROMA, 04 LUG - E' la prima tappa di questo Tour che si svolge interamente in terra francese, da Dax a Nogaro, come da dire da una località che ama soprattutto il rugby a un'altra che ha passione per il mondo dei motori. Il tutto lungo 181,8 km con poche, anzi nessuna, ondulazioni e quindi terra di conquista per i velocisti, protagonisti al termine di una giornata di puro trasferimento, e all'inizio anche ad andatura cicloturistica. Alla fine, essendo una giornata da sprinter, è andata secondo copione, perché sul rettilineo del circuito automobilistico Paul Armagnac il belga Jasper Philipsen, già vincitore ieri, si è imposto di nuovo, ancora una volta grazie al gran lavoro di Mathieu Van der Poel che ne ha 'pilotato' la volata. Così si è dovuto arrendere l'australiano Caleb Ewan, che per un momento ha dato l'impressione di avercela fatta e invece ha soltanto migliorato il piazzamento di ieri, passando da terzo a secondo: una beffa per lui e anche per chi ha criticato il modo di fare la volata di ieri dei campioni della Alpecin. "Trovo davvero stupido andare a destra e a sinistra in volata - ha detto prima della partenza di oggi Fabio Jakobsen, che poi è caduto nel finale -, come hanno fatto ieri a Bayonne i corridori dell'Alpecin Deceuninck: Van der Poel e Philipsen per vincere hanno tagliato la strada agli avversari. Non solo i corridori ma anche gli organizzatori hanno delle responsabilità su questo tipo di situazioni". Fatto sta che la storia, nel senso del vincitore e di chi gli ha 'aperto' la strada, si è ripetuta e il duo VDP-Philipsen l'ha fatta ancora da padrone, beffando gli avversari e prendendosi anche la maglia verde di leader della classifica a punti, mentre quella gialla rimane, ovviamente, sulle spalle di Adam Yates, compagno di squadra di quel Tadej Pogacar che fin da domani farà di tutto per indossare lui il simbolo del primato, magari confidando nei presunti disaccordi nella Jumbo Visma tra Van Aert e Vingegaard, che non andrebbero più d'amore e d'accordo. Domani infatti è in programma una tappa con le salite, quelle pirenaiche che prevedono la scalata del passo di Soudet (15,2 km al 7,2%, classificati fuori categoria) e Marie-Blanque (7,7 km all'8,6%, 1a categoria, e con gli ultimi tre chilometri che offrono pendenze superiori al 10/11%), un menu che probabilmente provocherà vari scossoni alla classifica, anche se l'ultima vetta si trova a 18 chilometri dal traguardo di Laruns. Lunga 162,7 km, la tappa di Laruns è quasi una copia di quella del 2020, quando ci fu la prima vittoria di tappa in un Tour di Tadej Pogacar, che attualmente è a quota nove. E' quindi inevitabile pensare che lo sloveno già vincitore di due Tour domani sarà l'uomo più atteso. (ANSA).