Napoli abbraccia i Coldplay, magica notte al Maradona
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Prendersi Napoli e il Maradona per due sere, trasformare l'amore per il palco in un enorme coro di musica di alta qualità, pensata per coinvolgere i fan di tutto il mondo. E' l'obiettivo pienamente riuscito dei Coldplay che ieri sera hanno invaso con i loro successi brit la città partenopea, scelta come prima tappa dell'arrivo in Italia del tour "Music Of The Spheres", partito un anno fa da Francoforte con replica stasera al Maradona prima delle quattro date a Milano del 25, 26, 28 e 29 giugno. Una serata scelta da 47.000 fan che hanno invaso il terreno di gioco e gli spalti, uniti dai braccialetti collegati al sistema di luci della band che hanno creato effetti visivi di completo coinvolgimento del pubblico. Ma l'unità era in quello che ama il leader Chris Martin, cantare tutti insieme, dall'avvio con "Music of the Spheres", il brano dell'ultimo album, fino alla parte centrale con i grandi successi "Paradise", "Viva la Vida", "Himn for the weekend". Un grande show, con due enormi maxischermi ovali per i primi piani di Martin, gli assoli alla chitarra di Jonny Bucklan e Will Champion alla batteria, di Gurry Berryman al basso, ma anche con i primi piani del pubblico sul campo che cantava i pezzi dei Coldplay, sentendosi parte della band. E' quello che vogliono gli artisti inglesi, con Martin che fa anche salire un fan sul palco, facendolo cantare con lui. Il ragazzo è emozionato ma ha la consapevolezza che quando si avvicina al microfono la prima volta deve urlare solo due parole allo stadio "Forza Napoli", facendo impazzire il pubblico e prendendosi l'abbraccio del musicista che sale sul palco con una maglietta di Maradona attaccata al jeans e si mette al collo una sciarpa del Napoli. "Voglio fare i miei complimenti al Napoli campione d'Italia, quindi vi regalo questa canzone e perdonate il mio italiano", dirà poi il musicista prima di cantare perfettamente un brano della tradizione del Golfo, "Napul'è" che Pino Daniele cantò nello stesso stadio nel 1998, davanti a 80.000 spettatori. Ma la serata è una grande festa, che i Coldplay animano con gli effetti della realtà virtuale, con enormi sfere gonfiabili che rappresentano meteore e pianeti, per portare tutto il pubblico a viaggiare nello spazio oltre che nel tempo, cantando "Something just like this" sul palco con maschere di alieni, prima che cominci una grande e lunga coreografia proiettata nei due enormi maxischermi in cui Chris Martin sembra nel virtuale correre in un lungo corridoio spazio-temporale. E lancia messaggi anche sulle sue t-shirt, da quella con la scritta "Everyone is an alien somewhere" e poi quella finale "We are all one in the universe". Uno sguardo al cielo che al Maradona viene illuminato dai fuochi d'artificio, mentre sul palco si accendono grandi fiammate e il pubblico balla "Sky of full stars" nella calda serata napoletana. Il concerto funziona, i Coldplay per i brani finali attraversano il terreno di gioco e vanno su un piccolo palco sotto la curva affollatissima, per tre pezzi acustici aperti dal violino di Davide Rossi. Poi si torna sul palco centrale per chiudere alla fine il concerto sulle note di "Biutyful", per il congedo da una città che la band ha visitato nei giorni scorsi, godendosi Castel dell'Ovo e la pizza sul lungomare, ma anche l'antichità ancora viva di Pompei. "Grazie per farci sentire così sul palco, siamo in questa città incredibile e ora posate le videocamere e sentite i vostri sentimenti", dice Martin, in una serata in cui anche il sindaco di Napoli Manfredi, il presidente del Napoli De Laurentiis e il tecnico campione d'Italia Luciano Spalletti si godono la nuova magia dello stadio. Raccolta differenziata e rispetto per l'ambiente i messaggi lanciati nel corso della splendida serata che si ripete stasera per altri 45.000 che hanno acquistato i biglietti un anno fa. (ANSA).