Iti, un tuffo nei ricordi per i “ragazzi del ‘64”: di nuovo assieme nelle aule dell'istituto
Visita all’interno della scuola per festeggiare il 60° anniversario dal diploma (foto Maurizio Passerotti, Fabio Rosa e Renato Berlanda Scorza)
Visita all’interno della scuola per festeggiare il 60° anniversario dal diploma (foto Maurizio Passerotti, Fabio Rosa e Renato Berlanda Scorza)
Il popolare gestore delle giostre di Piazza Walther era accompagnato dal figlio Philip, laureato in moda a Milano. Per loro tanti appalusi (foto Rai / Claudio Libera)
Almeno un migliaio di persone con il naso all’insù e i cellulari puntati verso l’alto domenica 13 ottobre a Trento per l’esibizione acrobatica del campione del mondo di slackline Jaan Roose. Il “funambolo” estone, protagonista di numerose imprese da brivido come l’attraversamento dello Stretto di Messina nel luglio scorso, ha attraversato Piazza Duomo, da ovest (Scrigno del Duomo) verso est (Torre civica), a 30 metri di altezza lungo il cavo di 135 metri fissato tra due gru. LE FOTO (Michele Lotti/Pat)
A queste si aggiungono le centinaia di visitatori che hanno accolto l’invito a scoprire le caserme dei Vigili del fuoco volontari nella giornata di “porte aperte”. Un bilancio più che positivo per l’appuntamento di chiusura della Settimana dedicata alle strutture che contano 13mila operatori, di cui 12mila volontari
Frecce tricolori, il passaggio sopra Trento. In occasione del Festival dello Sport c'è stata una bella sorpresa nel pomeriggio di oggi, 12 ottobre, per tutti i trentini (Foto Panato)
Partì da San Mauro di Piné per cercare fortuna oltreoceano. Tornò e costruì l'albergo, che fu poi distrutto dalle bombe e riedificato dalla sua famiglia
Uno spettacolo raro e bellissimo, quello cui si è potuto assistere la scorsa notte anche in alcune zone del Trentino: l'aurora boreale. In queste meravigliose immagini scattate da Mattia Bonavida, una serie di vedute dell'aurora boreale sul Garda trentino, favorite dal cielo limpido, poche ore dopo il transito di una forte perturbazione.
Ieri, giovedì 10 ottobre, l’aurora boreale è tornata a interessare tutta l’Italia settentrionale e parte del centro, dal Trentino Alto Adige al Veneto, dal Piemonte alla Liguria. Tutto merito di una tempesta solare che ha colpito il nostro pianeta nel tardo pomeriggio come previsto dagli esperti del settore già nei giorni scorsi.
Si tratta di un fenomeno formato in cielo da bande luminose che assumono un'ampia gamma di forme e colori on rapido movimento e trasformazione, con prevalenza delel tonalità di rosso-verde-azzurro: l'origine è l'interazione di particelle solari cariche (protoni ed elettroni) con la ionosfera terrestre.
Tutta colpa, anzi, merito, di una forte tempesta geomagnetica nello spazio, che potrebbe causare problemi (danni alla rete elettrica, danni ai satelliti in orbita intorno alla Terra, blackout radio e interruzioni nei sistemi di navigazione satellitare) ma che ci regala delle aurore visibili a latitudini molto più basse del consueto. Le foto sono di Alessandro Zanforlin e Diego Romanelli.
Questa mattina una decina di volontari dei vigili del fuoco hanno posato le reti di contenimento a seguito della cacciata del fiume Sarca. Con circa 300 metri di contenimento sono state raccolti con una stima approssimativa circa 40 tonnellate di legname. Le operazioni di messa in sicurezza proseguiranno nel pomeriggio. Si raccomanda massima prudenza nella navigazione e di non interferire sia in acqua sia a terra con le operazioni in corso.
(Foto Mattia Bonavida/Privato/Vff Riva)
Fiume e torrente sotto il controllo della Protezione civile. La situazione sarebbe comunque in miglioramento (foto di Claudio Libera)
Uno strumento che consente alle famiglie di individuare e selezionare le attività più adatte ai propri figli grazie a specifici filtri di ricerca
La spiegazione è basta sulla "correttezza della lingua", a supporto l'Accademia della Crusca
L’iniziativa, promossa dalla Provincia, ha coinvolto 11 istituti superiori e centri di formazione professionale in progetti di prevenzione degli infortuni
Non sarebbe l'ex fidanzato ma un collega della vittima, una studentessa di 22 anni iscritta a Scienze infermieristiche. L'omicidio davanti a decine di persone, a due passi dallo stadio
Rovereto, 1910. La triste storia di Italia Spagnolli, una giovane libera ed emancipata che lavorava in un setificio di Rovereto. Un breve amore violento e contrastato, poi la sua barbara uccisione, infine l’oblio durato più di un secolo. Un lungo silenzio durante il quale l’infelice vicenda venne nascosta forse per pietà, oppure per vergogna o per sensi di colpa. Italia Spagnolli aveva allora solo 24 anni