Nicola Ebli, da meccanico a esperto di liquori
Il 28enne di Cavareno ha realizzato il sogno da bambino di occuparsi dell’attività degli zii
CAVARENO. La storia di oggi ci porta a Cavareno per scoprire una storia particolare a metà strada fra l’agricoltura e l’artigianato. E’ la storia di un giovane di 28 anni, che dopo aver conseguito il diploma di perito meccanico a Cles, cogliendo l’opportunità offerta dagli zii Sergio e Lia si è inserito tre anni or sono nella loro azienda e da quest’anno con il pensionamento dello zio ne è diventato titolare.
Parliamo di Nicola Ebli, che fin da bambino amava andare nel negozio degli zii a curiosare fra grappe, alcol e erbe aromatiche. “Quando tre anni fa lo zio mi propose di entrare in azienda, non ci pensai due volte ed ora ne sono diventato titolare con tanto entusiasmo”. Si tratta di un opificio freddo, precisa che partendo da una serie di prodotti base: la grappa di vinaccia, l’alcol puro ottenuto dalla distillazione di cereali e di tutte le erbe offcinali che Nicola e gli zii raccolgono direttamente esclusa la liquirizia che viene dalla Calabria. Sono essenze che servono per produrre le molte grappe aromatiche oltre ad una serie di liquori.
“Io -afferma Nicola- devo essere molto grato agli zii per l’opportunità che mi hanno offerta di inserirmi come titolare dell’azienda dando così un futuro alla stessa. Il mio impegno ora è quello di consolidare l’azienda mantenendo gli standard di alta qualità delle grappe e i liquori Zucal che gli zii hanno raggiunto nei 40 anni della loro gestione”. L’azienda infatti è nata esattamente 40 anni fa.
“Il mio sogno – confida Nicola – è quello di far crescere ulteriormente il brand di “Zucal Grappe” trovando anche nuovi sbocchi ai prodotti che vadano oltre i confini del Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia che sono gli attuali mercati. Cosa che sarebbe agevolata se riuscissi a prendere qualche bel riconoscimento a livello nazionale”.
La gamma dei prodotti
“Durante la stagione ideale per la raccolta delle varie essenze da primavera all’estate ci rechiamo sul Monte Roen o su verso Malga Bordolona a raccogliere le foglie, i fiori o le radici delle varie erbe officinali. Queste le principali che raccogliamo, afferma Nicola: asperula, pino mugo quando i germogli sono da poco spuntati, ginepro, genziana imperatoria (un’altra radice simile alla genziana ma di sapore diverso) che usiamo sia usandola da sola che assieme al sedano levistico di montagna. Raccogliamo anche i fiori di arnica che hanno effetti medicamentosi, rabarbaro, achillea moscata ecc… Le erbe vengono messe in infusione nella grappa e quindi quando sono macerate vengono diluite in grappa pura fino a renderle con un gusto apprezzato dagli estimatori”.
E i liquori? “Ne produciamo sia a base di grappa che di alcol, facciamo dei liquori non molto forti, a 21 gradi diluendo l’alcol e la grappa con l’aggiunta di acqua e zucchero. Sono liquori molto più amabili della grappa che vanno bene sia come digestivo che fuori dai pasti”.
E il mercato com’è andato nell’ultimo anno causa Covid 19? "E’ stata un’autentica mazzata, in quanto come per i vini e gli spumanti anche per noi è mancato il più grande canale di vendita che è quello dell’Horeca per la mancanza di turisti e la conseguente chiusura di alberghi e ristoranti. Anche il negozio aziendale ovviamente ne ha risentito per l’impossibilità dei consumatori di muoversi. Ma per noi – prosegue – sono molto importanti anche i mercatini come quello di Rango, ma dopo il periodo natalizio del 2019 non abbiamo più potuto partecipare a nessun altra iniziativa simile. Ma io sono ottimista e credo che quando si potrà riaprire recupereremo molto del mercato perduto”.
Ebli non è affatto pentito della scelta fatta 3 anni fa, anzi afferma: “Vado avanti con l’entusiasmo giovanile”.
Anche il suo rapporto con l’ambiente è un rapporto di amore: “Sono convinto – afferma – che senza un rapporto rispettoso dell’ambiente non ci sarà un futuro, lo riscontriamo anche con la raccolta delle erbe e dei fiori in montagna, tutti prodotti naturali”. Ma tutti i prodotti che usa sono della filiera italiana, precisa.
Nicola è anche impegnato nel mondo del volontariato come vigile del fuoco nel corpo vigili del fuoco di Fondo e nel mondo dell’hockey, a livello amatoriale.
Chiediamo a conclusione come vedono la sua scelta gli amici del mondo della meccanica. “Sono tutti molto curiosi della mia scelta – risponde - ma va detto che la apprezzano anche perché comporta un impegno come imprenditore che si gioca il proprio futuro”.