il lutto

Tutto il Primiero piange Giovanni Battista Fontana

Un infarto lo ha stroncato a soli 59 anni: da 17 anni era presidente del Caseificio ed è stato assessore della Comunità. Marco Depaoli: «Era uomo di buon senso»


di Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO. E’ venuto a mancare ieri mattina, colpito da un infarto, Giovanni Battista Fontana, 59 anni. Un uomo buono, a detta di tutti, impegnato nella vita sociale e amministrativa locale, rassicurante pur nella sua stazza e soprattutto una persona sempre pacata nei suoi interventi, in grado di mediare e mettere d’accordo le diverse parti.

Giovanni era un punto di riferimento per tutto il settore dell’agricoltura locale, in particolare dell’allevamento, e del mondo della cooperazione primierotta e trentina. Con la famiglia ha sempre gestito una azienda agricola nel Primiero, me era anche presidente del Caseificio di Primiero ed era stato assessore in Comunità di valle alle attività economico - produttive e cooperazione.

Impegnato fino all’ultimo, proprio nella serata di martedì scorso aveva partecipato ad una riunione con tutte le associazioni cooperative della zona, alla presenza dei vertici trentini, per la promozione del progetto “Cooperazione di Comunità”. «Era apparso un po’ stanco - ci hanno detto – ma ha partecipato lo stesso attivamente, dando un contributo interessante. E’ stato l’ultimo per noi».

La sua scomparsa ha suscitato costernazione e commenti in tutta le persone che lo conoscevano. «Giovanni ha dedicato 21 anni al Caseificio, di cui 17 alla presidenza - dice il direttore del Caseificio Alberto Bettega – ed era figura importante non solo per il nostro Caseificio ma per l’intero comparto agricolo. La sua dedizione al nostro settore è passata anche attraverso la partecipazione all’Unione allevatori e alla Coldiretti. Sentiva forte l’appartenenza alla cooperazione tanto da dedicarsi anche ad altre cooperative. È stato un presidente dal carattere forte e sempre presente che ha saputo dare un notevole sviluppo al nostro caseificio. Attento ai soci ha sempre cercato un trattamento equo per tutti. Il momento è difficile ma se saremo uniti sapremo onorare il suo impegno profuso al nostro caseificio e alla nostra valle».

«Ho condiviso con Giovanni una breve ma intensa stagione politica ed amministrativa nella Comunità di Primiero - ricorda Cristiano Trotter -. In poco tempo con lui è stato facile passare dalla conoscenza alla fiducia, alla amicizia. Nel lavoro svolto in giunta, in assemblea e in tutti gli impegni istituzionali che richiedevano il confronto con le persone, con gli enti, con le associazioni, ho così potuto apprezzare in lui rare doti di equilibrio e di lealtà. Portatore di inossidabili principi, ancorati nella tradizione del mondo a lui più vicino, ha tuttavia sempre dimostrato una apertura - antica e nuova insieme - verso l'innovazione e il mutare del mondo che ci circonda».

«Giovanni era sempre disponibile al confronto - dice Marco Depaoli - sempre pronto a trovare una mediazione per la soluzione dei problemi; anche nell’impegno politico ha sempre portato il suo prezioso contributo fatto di buon senso ed esperienza. Un amico sul quale potevi contare sempre e comunque. Per tutti un amico, per tutti un sorriso, per tutti una parola o se il caso anche una battuta; lascia un vuoto in tutto il Primiero per il suo impegno come amministratore in vari ambiti della comunità, ma anche a livello provinciale: nella cooperazione, nelle istituzioni pubbliche e nella zootecnia dove ha saputo far crescere il settore e dove grazie al suo fattivo impegno il Caseificio di Primiero si è fatto conoscere ed apprezzare su scala nazionale. Ha saputo coniugare agricoltura e turismo dimostrando che quando siamo uniti, anche Primiero può raggiungere e consolidare traguardi importanti con ricadute positive per tutti».

I funerali si terranno domani pomeriggio alle 14.30, nella chiesa di Siror.













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