Treni, la partita si riapre. «Sui tagli decideremo noi»
L’incontro al ministero, Pacher soddisfatto: confermato lo stop alle soppressioni. Province coinvolte nella revisione degli orari ferroviari. Ma i tempi restano stretti
TRENTO. Soppressioni sospese: sia le corse altoatesine che dovevano sparire già domani, sia quelle che da settembre avrebbero dovuto interessare la tratta Bologna-Brennero. Basterebbe questo a caratterizzare positivamente l’incontro di ieri a Roma, al ministero dei Trasporti, fra i vertici di Trenitalia e i rappresentanti di Province e Regioni interessate dai tagli al servizio ferroviario annunciati nei giorni scorsi. Ma c’è di più: incassato il congelamento dei tagli, l’assessore ai trasporti Alberto Pacher (e con lui i rappresentanti di Alto Adige, Veneto ed Emilia Romagna) hanno ottenuto un risultato ancora più significativo: in sostanza è stato dato loro mandato di cercare di ottimizzare i servizi di trasporto in maniera autonoma, senza dunque dover subire unilateralmente le decisioni di Trenitalia.
Si tratta dunque di una sorta di delega in materia di “spending review ferroviaria”, particolarmente significativa in questi giorni di rapporti ad alta tensione con Roma, che nelle prossime settimane si articolerà in una serie di incontri a spron battuto fra i tecnici degli enti locali interessati: già per il prossimo 6 agosto è stata fissata una nuova riunione al ministero. I tempi infatti stringono: l’obiettivo è arrivare a risultati concreti entro la metà di settembre, in tempo dunque per il calendario degli orari invernali. L’intesa ottenuta ieri potrebbe arrivare infatti a comportare una revisione complessiva delle cadenze del servizio di trasporto su binari ma, ed è questo ciò che conta, affidata a tavoli locali, da confermare poi a Roma. Se tagli ci saranno, insomma, saranno decisi anche qui. Perché la razionalizzazione è un passaggio inevitabile: è infatti la conseguenza della riduzione di 50 milioni di euro dei trasferimenti statali a Trenitalia.
Quella di ieri pomeriggio, durata ben due ore e mezza non è stata una riunione facile: al tavolo presieduto dall’ingegner Amedeo Fumero, capo dipartimento del Ministero delle Infrastrutture, sedevano l’amministratore delegato di Trenitalia di Vincenzo Soprano e anche rappresentanti di Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Sardegna, regioni pure interessate da tagli unilaterali di Trenitalia. Alla fine, Pacher era soddisfatto: «Ne è valsa la pena», afferma l’assessore provinciale, accompagnato al ministero dal dirigente generale Raffaele De Col. E domani Pacher, per approntare le prime mosse, incontrerà il collega altoatesino Thomas Widmann, ieri rappresentato a Roma da funzionari dell’assessorato.
«La partita si riapre - prosegue - ma soprattutto ciò avviene sulla base di un nuovo metodo di confronto. Abbiamo detto ovviamente che, di fronte alla situazione generale di difficoltà, non ci tiriamo indietro. Ma anche che vogliamo farci carico del problema delle economi di gestione in maniera costruttiva». E la scelta di come e dove ottimizzare affidata in qualche modo anche al livello locale va appunto in questa direzione. Il che non significa comunque che sia stato accantonato il tema più impegnativo, quello della cogestione da parte della Provincia di tutti i trasporti regionali sull’asse del Brennero, sull’esempio del recente accordo relativo alla linea della Valsugana. Ma si tratta di un piano di confronto per il momento non immediatamente praticabile: «Ci ragioneremo, il tema resta aperto» - conferma Pacher - ma ora servivano decisioni immediate».
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