Sede della polizia locale «dietro front» dei sindaci
La «conferenza» rimette in discussione la decisione fatta due settimane fa Borgo tona nel cassetto: ora sarà la commissione tecnica a dare le indicazioni
BORGO. Sede della polizia locale, tornano in discussione le varie proposte. La Conferenza dei sindaci compie, infatti, un passo indietro rispetto alla precedente seduta e si riaffida alla commissione tecnica.
Nell'ultimo incontro, due settimane fa, si era, infatti, messa ai voti la decisione, del tutto politica, se la sede doveva essere fatta a Borgo o meno. La maggioranza dei presenti (molti gli assenti, ma anche diversi quelli presenti che si sono astenuti) ha votato per la sede nel capoluogo, con la discussione che poi avrebbe dovuto proseguire a livello tecnico sull'esatta localizzazione all’interno del territorio comunale di Borgo. Ma lunedì sera alcuni sindaci hanno portato le loro rimostranze in merito a quella votazione, proponendo di rimettere in discussione le offerte a suo tempo ricevute e vagliate dalla commissione tecnica. Punto e a campo, insomma.
Nel 2011, infatti, la Comunità aveva pubblicato un avviso per verificare la disponibilità di strutture in valle per ospitare la sede della polizia locale. Numerose le offerte ricevute, con la commissione che ne aveva scremate alcune. Il tempo passa e si continua a discuterne, in particolare si punta sull'ex oratorio di Borgo, l'ex Masera di Castelnuovo (Comune che, insieme a Ronchi e Spera, non fa ancora parte della gestione associata del servizio di polizia locale) e l'area ex Zambiasi di Strigno. Si aggiunge poi il Polo di protezione civile di Borgo. Fino ad arrivare al voto della volta scorsa, con la scelta di Borgo, e al ritorno fra più alternative (sei, addirittura sette?) deciso, non senza qualche discussione, l'altra sera.
«In realtà la scelta politica sull'area era già stata fatta a suo tempo, in occasione della raccolta delle proposte da parte della Comunità - spiega Claudio Tomaselli, sindaco di Strigno -. Allora si decise che le aree ammesse erano quelle da Ospedaletto a Roncegno a Strigno, escludendo il Tesino, Grigno, Novaledo e i paesi più in alto».
Ora la palla passa alla commissione che aveva già lavorato in precedenza (formata da tecnici della Comunità, rappresentanti della polizia locale e i sindaci della commissione per l'esame della ripartizione dei costi della polizia locale). «Saranno valutate secondo tre criteri: la funzionalità della sede, la centralità e l'aspetto economico», aggiunge Claudio Tomaselli. Sulla base di quanto emergerà dal lavoro della commissione, i sindaci prenderanno la decisione definitiva su quale sarà la futura sede dei vigili.
Sul piatto, va ricordato, da ben sei anni è fermo un contributo provinciale da 1.2milioni di euro, della cui eventuale proroga si dovrà discutere. Nel frattempo la Comunità di valle versa 40mila euro l'anno al Comune di Borgo per l'affitto dell'attuale sede della polizia locale, nella “Casa del Fascio” di piazza Degaperi. Spazi che il Comune reclama per i propri uffici.
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