Rapina a portavalori, sgominata banda: sette arresti

Operazione dei carabinieri di Trento: in manette sette persone (un'altra è tuttora ricercata), un gruppo di pregiudicati di origine campana e due trentini



TRENTO. Ci sono un dipendente di un ufficio postale di Lugano e una guardia giurata residente a Trento fra i presunti componenti della banda di origine campana sgominata dai carabinieri del capoluogo trentino con l’accusa di avere compiuto una serie di furti e rapine a furgoni portavalori e in uffici postali. Otto le persone, originarie delle province di Napoli e Salerno, raggiunte da ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Trento Francesco Forlenza.

Cinque di loro, tutti pluripregiudicati, sono attualmente rinchiusi nel carcere di Lugano, altri due sono stati arrestati all’alba di oggi in Trentino (la guardia giurata che guidava il furgone, Carmine Risi, 46 anni, e un basista Carlo Vaccaro, di 41 anni, impiegato in una ditta di Lavis), un altro - considerato dagli inquirenti il presunto capo dell’organizzazione - è ricercato.

Le indagini erano state avviate in seguito alla rapina ad un furgone portavalori commesso il 2 gennaio di quest’anno prima della consegna dei contanti all’ufficio postale di San Michele all’Adige. Colpo, secondo l’accusa, compiuto grazie alla collaborazione di un basista del posto e la complicità della guardia giurata conducente del furgone, entrambi originari della provincia di Salerno. Grazie all’analisi delle testimonianze e ad intercettazioni telefoniche, i carabinieri hanno individuato cinque presunti componenti della banda che, alla fine di febbraio, erano stati bloccati a Lugano, in Canton Ticino, prima che potessero effettuare un colpo ad un ufficio postale. In quell’occasione era stato arrestato il presunto basista, un dipendente dello stesso ufficio postale. Oggi la conclusione dell’operazione denominata "Post Office", che ha portato all’arresto dei componenti ’trentinì della banda. Ulteriori indagini potrebbero portare ad attribuire alla banda altri analoghi colpi a furgoni portavalori, ha detto in conferenza stampa il procuratore capo di Trento, Giuseppe Amato.













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