cavalese

Nuovo Hockey Fiemme, che festa

Prima stagione in B conclusa tra gli applausi con un tifo strepitoso



CAVALESE. Si è conclusa l’avventura del Nuovo Hockey Fiemme nella sua prima stagione di campionato di serie B. La rinascita, dopo molti anni di assenza di questa squadra, ha suscitato e fatto emergere uno spirito sportivo e di aggregazione spettacolare. Per Gara 4 dei play-off lo stadio era gremito, non c’era un seggiolino vuoto al palaghiaccio di Cavalese e si respirava un’aria meravigliosa, come in alta quota. Sì, perché l’obiettivo di inizio stagione, quello di approdare ai play-off è stato raggiunto e anche se l’esito non è stato quello sperato, tutti sono usciti dallo stadio festeggiando e sorridendo. In svantaggio dopo gara 3, disputatasi a Merano domenica, che ha visto la squadra di Armando Chelodi sconfitta e quindi in svantaggio per 2-1 nella serie, i giocatori hanno messo in campo ogni forza per ribaltare la situazione. A pochi minuti dall’inizio del match, il Fiemme, orfano di capitan Ciresa, va in svantaggio, ma subito si fa coraggio, spinto dall’incessante tifo della Fossa Giallonera e di tutti i tifosi accorsi. A due minuti dalla fine del primo tempo Widmann su assist di Rolfini porta la situazione in parità, per la gioia del pubblico. Al rientro dagli spogliatoi Locatin e Costa hanno l’occasione di portare il vantaggio ma il Merano si difende bene.

Per quasi tutta la seconda parte del match il Merano è relegato nella sua metà campo, ma vuoi la sfortuna, vuoi l’abilità dei giocatori meranesi, il vantaggio per i Fiemmesi non arriva. Sporadiche le incursioni del Merano verso la porta difesa da Commisso, che si oppone in tutti i modi. A tre minuti dal termine arriva il vantaggio, immeritato del Merano, che con un rocambolesco gol insacca la porta fiemmese. I meranesi riprendono coraggio nell’ultima parte di gara e si dimostrano finalmente più sportivi e corretti sul ghiaccio cavalesano rispetto agli altri incontri disputati in questi play-off. Non si lasciano scoraggiare i fiemmesi che come lupi difendono la propria tana con i denti e con tutto l’orgoglio che hanno in corpo. Ma con due giocatori in panca puniti danno la possibilità al Merano di portarsi sul 3-1, per poi concludere a un minuto dal termine col quarto gol. Quarto gol praticamente ignorato da tutto lo stadio, perché la curva ha intonato a dieci minuti dal termine della gara e senza fermarsi, il coro “sono un tifoso giallo nero” e tutti i tifosi si sono uniti al canto.

Per tutta la stagione la tifoseria organizzata della Fossa, supportata anche dagli amici del Chiavenna, in trasferta a Cavalese più volte per vedere il Fiemme, ha sostenuto con canti e coreografie spettacolari la squadra. Ma il sempre più folto gruppo guidato da Mirko Sturaro non ha smesso nemmeno per un minuto di sostenere la squadra. Giusto il tempo di riprendere la voce nei due intervalli. Anche i tifosi sulle tribune non hanno mancato di partecipare alla festa. Un’esplosione al termine della gara, quasi come se ad aver vinto fosse stato il Fiemme. L’emozione e l’entusiasmo di tutta una valle è piovuto sulla squadra come una pioggia di applausi, ricambiati da giocatori, allenatori e dirigenti che dal ghiaccio hanno mandato baci e ringraziato tutti i tifosi. (s.b.)













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