Muse, i numeri di un decennio: 135 mostre temporanee e 4,6 milioni di visitatori
Tre milioni in più delle aspettative: il 71% proviene da fuori Trentino. Sabato 22 luglio la grande festa: 10 ore no stop di talk, laboratori, concerti e spettacoli
TRENTO. Sono già dieci anni. O sono appena dieci anni? Domani si celebrano i dieci anni dall’apertura del Muse, il Scienze Center che ha trasformato Trento, che ha dato una spinta straordinaria sotto il profilo culturale, delle scienze, dell’attrattività turistica alla città di Trento. Un motore di innovazione che viene celebrato e che ora deve pensare ai prossimi dieci anni. Perché i primi anni sono quelli in cui puoi giocare sulla novità, sull’opera architettonica, sulla forza dei fondatori, sul successo che chiama altro successo. Poi tutte queste cose si smorzano. A meno che lo spirito degli innovatori non sia un carattere che rimane impresso nel museo e che lo spinge senza sosta. La scommessa è oggi, quindi, e queste celebrazioni servono anche per capire da dove ripartire. Anche se la ricerca scientifica che dà il contenuto al Muse è ora più forte di un tempo, ha ora molti più rapporti (istituzionali e di ricerca) consolidati, e ha un visitatore che riconosce il brand. Ma siamo alla boa dei dieci anni ed è tempo di cambiamenti.
E in questi dieci anni che cosa ha fatto il Muse?
Al di là di quello che il Muse rappresenta quando ci pensiamo, quali numeri ha fatto, che cosa ha realizzato?
Da dieci giorni a questa parte stiamo cercando di raccontarvi il Muse sotto i diversi aspetti della sua impresa, fra impatto sulla città, costruzione di rapporti, motore di conoscenza e di cambiamento, centrale di consapevolezza ambientale.
Ora guardiamo a qualche numero di un museo che - oltre alla “cattedrale” di Renzo Piano, costruita all’interno del quartiere delle Albere, come punto di contatto fra il nuovo pezzo di città e la parte storica - si esprime anche su altre cinque sedi territoriali: il Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo, il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, il Giardino Botanico Alpino e Terrazza delle Stelle alle Viote del Monte Bondone, il contiguo Palazzo delle Albere, e il Centro di Monitoraggio Ecologico sui Monti Udzungwa (Tanzania).
Il primo numero da mettere bene a mente è questo:
4.660.000 visitatrici e visitatori.
Un numero formidabile se andiamo a confrontarlo con il numero immaginato in fase di progettazione: 160 mila visitatori l’anno. Vuol dire che anziché 1 milione 600 mila visitatori ci sono stati tre milioni in più delle aspettative originarie.
Un altro numero che ci racconta molto di questi dieci anni di Muse è questo:
71% dei visitatori provenienti da fuori provincia, 20% presenze scolastiche.
Questo dato segnala la capacità di attrazione su tutto il territorio italiano (in particolare - riferiscono al Muse - tantissimi visitatori dal Veneto, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna).
Poi, oltre alla collezione permanente, alla bellezza della struttura, alla serra, insomma oltre a ciò che è, il Muse ha allestito ben 135 mostre temporanee: una media di 13,5 l’anno, più di una al mese. Praticamente mai fermi.
Poi c’è il capitolo educativo. E qui i numeri dicono tutto: 200 attività educative ogni anno, e 900.000 persone partecipanti alle attività educative.
Rispetto al proprio “tesoro” va segnalato che vi sono 336 diverse collezioni custodite e 5.067.500 singoli reperti che compongono le collezioni.
Infine, last but not least, c’è tutta la parte della ricerca. E qui come numero basti segnalare le 858 pubblicazioni scientifiche prodotte.
Quanto alla credibilità e affidabilità esterna il numero che le spiega è il seguente: 200 soggetti imprenditoriali coinvolti in partnership.
Dieci anni si possono raccontare con questi numeri. Ma dicono ancora poco. E domani (sabato 22 lulio) c’è la festa del decennale. Dieci ore non stop di talk, laboratori, concerti e spettacoli che intrecciano i linguaggi della scienza a quelli dell’arte. Per l’occasione dalle 10 alle 22 MUSE e Palazzo delle Albere saranno visitabili gratuitamente.
Anche l’offerta gastronomica è allettante: dalle 18.30 alle 3 proposte gustose e sostenibili al Muse Café e ai punti ristoro a cura di Nunu’s Trento.
Ma “Dieci anni di MUSE” è un eco-evento: lasciate l’auto a casa e portatevi la tua borraccia, una coperta e tanta voglia di cultura e intrattenimento.