La polizia locale trova casa al Centro protezione civile
Via libera della conferenza dei sindaci per l’utilizzo della struttura di Borgo I primi cittadini dicono no invece all’acquisto del resto dell’immobile comunale
BORGO. Polizia Locale, la nuova sede sarà al centro protezione civile di Borgo. Il via libera è arrivato l'altra sera dalla conferenza dei sindaci, che a larga maggioranza ha detto sì alla proposta fatta loro dalla Comunità di valle. No invece dei primi cittadini alla seconda proposta, quella di acquisire anche i rimanenti spazi del centro. Insoddisfatto il sindaco di Borgo.
Si procederà dunque con la cessione a titolo oneroso da parte del Comune di Borgo alla Comunità degli spazi corrispondenti all'alloggio del custode e garage sottostante, oltre ai due spazi a destra e a sinistra di questo volume, da realizzare. Per questi ultimi si pensa ad una struttura prefabbricata. Il costo per l'acquisto della proprietà è di 115mila euro, a cui va sommato un milione per gli arredamenti e i lavori. Un'operazione da 1.1 milioni di euro complessivi, che sta ampiamente sotto alla cifra ipotizzata in origine di 1.6milioni di euro.
Alla fine dunque si è arrivati ad una decisione. E questo dopo il tira e molla che nei mesi scorsi aveva portato i sindaci a scontrarsi, tra votazioni e dietrofront, sulle varie proposte ricevute. Da ricordare che per questa sede da ben sei anni è fermo un contributo provinciale e che nel frattempo la Comunità di valle paga l'affitto al Comune di Borgo per gli attuali locali.
Come detto erano due le proposte fatte l'altra sera dalla Comunità di valle ai sindaci. Che hanno scelto la prima e scartato la seconda, ovvero l'acquisto da parte di Palazzo Ceschi dell'intero volume del centro di protezione civile, dove hanno sede enti sovracomunali quali Croce Rossa, Unione distrettuale dei vigili del fuoco, Soccorso Alpino e Radiovalsugana, ad esclusione degli spazi occupati dal Corpo dei pompieri di Borgo che sarebbero rimasti in carico al Comune. Come spiegato dall'assessore Giuseppe Corona, l'offerta messa sul piatto dal Comune di Borgo in questo caso era di 600mila euro: togliendo i 115mila per la sede della polizia locale, con meno di mezzo milione la Comunità avrebbe potuto diventare proprietaria dell'intera struttura, tenendo conto che si tratta di spazi e locali già arredati. Ma questa ipotesi ha trovato favorevole solo il sindaco di Borgo Fabio Dalledonne. I Sindaci hanno comunque espresso la disponibilità a sostenere "quota parte" i vivi costi gestionali delle associazioni a valenza sovracomunale che operano nel centro.
«Stiamo tuttora attendendo il pagamento delle fatture per le spese gestionali 2013 emesse nei confronti del Soccorso alpino per 8.300 euro e 4.300 euro per l'Unione distrettuale mentre la Croce Rossa ha saldato le proprie spese di 7.300 euro», spiega amareggiato Dalledonne, ricordando che i radioamatori non occupano ancora il loro spazio, mentre i Nuvola vi hanno a suo tempo rinunciato e la sala riunioni è ancora in capo gestionale al Comune, così come la piazzola per l'elisoccorso. «Come spesso accade, anzi sempre, tutte le questioni che afferiscono la sovracomunalità si trasformano in guerre contro Borgo. Ricordo che la legge 3 del 2006, quella dell'istituzione delle Comunità, prevede anche i centri protezione civile tra le strutture che deve gestire. Questo non è accaduto. O la Comunità si prende tutto come sarebbe giusto fosse o noi manderemo ogni anno il conto gestionale delle associazioni con valenza sovracomunale», conclude Dalledonne.
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