Istituto “Pertini”, via alla demolizione del corpo centrale
TRENTO. A poco più di quattro mesi dal “collasso” di una parete e di parte del solaio inizieranno a breve i lavori di demolizione del corpo centrale dell’istituto professionale “Pertini” di viale...
TRENTO. A poco più di quattro mesi dal “collasso” di una parete e di parte del solaio inizieranno a breve i lavori di demolizione del corpo centrale dell’istituto professionale “Pertini” di viale Verona. Era passata di qualche giorno la metà di luglio quando il personale della scuola, chiusa per le vacanze estive, si accorse dei problemi strutturali del “vecchio” Sacro Cuore dei padri Venturini venduto negli anno scorsi alla Provincia e che ora ospita 327 studenti, per lo più ragazze, che studiano da acconciatori-estetisti e altri 126 frequentatori dei corsi serali. Calcinacci ovunque e allarme rosso, confermato dai controlli dei tecnici provinciali. Con il ritorno a scuola, i ragazzi sono stati sistemati nei corpi laterali e l’Università popolare trentina, che qui aveva la sua sede, “dirottata” nell’istituto di Maria Bambina in via Borsieri. Secondo il programma dei lavori, sempre che non ci siano spostamenti o qualche intoppo, la “benna” entrerà in azione il 23 novembre. Nei primi due giorni gli studenti rimarranno a casa per rientrare nei corpi laterali del complesso con qualche comprensibile disagio per quanto le tecniche di demolizione siano ormai “raffinate” e tarate per creare meno problemi possibili. Ad eseguire la demolizione sarà la Misconel di Cavalese alla quale la Provincia ha affidato l’incarico per un importo di quasi 253 mila euro e che avrà tempo un paio di mesi per completare l’opera. Intanto, nel parco a sud, è già in corso la sistemazione dell’area (sempre eseguiti dalla Misconel per 45mila 200 euro) dove troveranno posto alcuni compound (delle casette in legno ma non è detto) che, a partire dal prossimo anno scolastico, saranno adattati ad aule e laboratori.
Un’operazione complessa che interesserà gli alunni oggi “ospitati” da uno dei due corpi laterali dell’istituto nel quale dovrebbe rientrare l’Università popolare trentina. Il condizionale è d’obbligo visto che voci piuttosto attendibili sostengono che l’Upt rimarrebbe volentieri in via Borsieri e che al suo posto, in viale Verona, potrebbe arrivare la Trentino school of management. Poi si aprirà la partita della ricostruzione. E con essa nuovi possibili scenari. Compreso quello di una diversa destinazione del complesso. (pa.pi.)