Il Trentino fa rima con mele e vino

Sono i prodotti più conosciuti in Italia, Melinda e Müller Thurgau su tutti


Jacopo Tomasi


TRENTO. Se un italiano all'estero viene accolto dallo slogan "pizza, pasta, mozzarella", un trentino nel resto d'Italia è associato a mele, spumante e vini bianchi. Sono questi i prodotti di casa nostra più conosciuti e apprezzati. Faticano, anche per il prezzo spesso elevato, formaggi e salumi, in crescita carne salada e piccoli frutti. Tra i marchi, al top c'è Melinda, poi Trentingrana e Sant'Orsola.
E' quanto è emerso dalla ricerca realizzata dall'Osservatorio delle produzioni trentine della Camera di Commercio in collaborazione con un centro di ricerca ed analisi di Milano (Cra). L'obiettivo era quello di capire il livello di conoscenza e apprezzamento dei prodotti trentini nella grande distribuzione italiana (ad esempio Coop, Conad, Esselunga), nella distribuzione organizzata (Sisa, Despar) e nei ristoranti del Belpaese.
Nel reparto ortofrutta di supermercati e ipermercati italiani non mancano di certo le mele trentine, emblema della nostra terra. Il 100% dei punti vendita intervistati conosce questo prodotto e a svettare è il marchio Melinda, seguito da La Trentina. Apprezzati, e in crescita, anche i piccoli frutti di Sant'Orsola. In genere i prodotti trentini sono garanzia di elevata qualità, evocano autenticità, genuinità e assoluta affidabilità. A volte, però, il prezzo è considerato troppo elevato. Questo è un problema superabile per i marchi più conosciuti (Melinda appunto, ma anche Trentingrana), mentre rende più complessa la diffusione soprattutto di salumi e formaggi di nicchia. Ne soffrono Mortandela, Luganega e Spressa delle Giudicarie Dop. Tra i formaggi il grana trentino è il più conosciuto, seguito dal puzzone di Moena e Vezzena. Per quanto riguarda i salumi, sugli scaffali è richiesto lo speck trentino e cresce la voglia di carne salada, apprezzata perché considerata fresca e molto estiva. Stesse qualità che potrebbero avere le trote trentine, che però non sfondano.
Capitolo vini. Nella grande distribuzione i bianchi hanno più successo. Il 76% conosce almeno un vino trentino e per il 66% questo vino è il Muller Thurgau. Poi, ci sono il Teroldego Rotaliano, il Marzemino ed il Nosiola. Sul totale dei vini, le etichette trentine rappresentano il 10% per i bianchi e l'11% per i rossi. Percentuale che tocca il 24% se si parla di spumanti, dove il collegamento col marchio TrentoDoc è pressoché naturale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano

Gastronomia

Speck altoatesino, cresce la vendita: produzione stimata a 170 milioni di euro

Il 67,3% della produzione viene venduto in Italia, con una concentrazione nelle regioni dell'Alto Adige e del Nord Italia. Negli ultimi anni, tuttavia, la domanda è aumentata sensibilmente anche nel Centro e Sud Italia. A livello internazionale, registra una quota di esportazione del 32,7 %. Il mercato estero più importante è la Germania

La storia

80 anni fa i nazisti uccisero la partigiana Ancilla Marighetto "Ora": a passo Brocon il sentiero a lei dedicato

La ragazza del Tesino aveva appena compiuto 18 anni quando fu inseguita nella neve a passo Brocon da una pattuglia del Corpo di sicurezza trentino, giovani miliziani arruolati dal Reich in provincia e utilizzati nei rastrellamenti. Lassù un sentiero oggi ricorda la giovane martire trentina, pochi mesi prima venne torturata e fucilata la sua compagna di lotta Clorinda Menguzzato "Veglia"


Zenone Sovilla