Garibaldina, oggi la festa per i 50 anni nel pallone

San Michele, la squadra nata grazie ad alcuni temerari, come Giuseppe Rigotti che cuciva le sfere di cuoio, è stata protagonista della Promozione regionale


di Andrea Asson


SAN MICHELE ALL’ADIGE. Compie cinquant'anni la Garibaldina, la polisportiva di San Michele all'Adige. Mezzo secolo ricco di soddisfazioni sportive ed umane non poteva certo passare sottotraccia, a tal punto che Maurizio Carpi, ex calciatore del team giallorosso, ha scritto per l'occasione un libro, “Al di là di un pallone”, contenente fotografie, articoli di cronaca sportiva ed alcuni aneddoti che raccontano la vita della società guidata da ormai venticinque anni da Danilo Moresco, noto imprenditore della ristorazione trentina. La presentazione si tiene oggi, al palazzetto dello sport, alle 17.30. Sono trascorsi cinquant'anni da quando Giuseppe Rigotti, calzolaio del piccolo comune rotaliano, decise di fondare la squadra di pallone con altri amici. Uno dei motivi determinanti di questa scelta, oltre alla passione per il calcio, fu la sua professione, uno dei pochi in quegli anni di ristrettezza che possedeva il cuoio per creare e cucire i primi palloni usati dai giovani di San Michele per praticare lo sport più amato. Anche il nome scelto dimostra lo spirito che caratterizzò la nascita della squadra: “alla garibaldina” appunto, intrapresa senza troppe cautele, d'impeto, con slancio temerario, lo stesso spirito che animò Garibaldi nella spedizione dei Mille.

La formazione calcistica ha vissuto il suo miglior periodo, in termini di risultati, ad inizi anni '80, quando sfiorò per pochi punti la storica promozione nel campionato interregionale (l'attuale serie D). Altra stagione da incorniciare il ritorno al calcio regionale nel campionato di Promozione del 2004/2005, con diciannove vittorie consecutive, una splendida cavalcata che rimane ancora per la categoria un record imbattuto per punti (82). Purtroppo, però, proprio nell'annata del cinquantesimo, l'inaspettata retrocessione. «Non siamo certo contenti di questo risultato – racconta il direttore sportivo Alessandro Carpi – tuttavia ripartiamo in Prima categoria con un gruppo di giovani molto uniti e con tanta voglia di vittorie». Visti i numeri del settore giovanile le basi per ripartire bene ci sono tutte: centoventi giovani dai sei ai sedici che militano nei vari campionati giovanili sono un ottimo biglietto da visita.

Non solo calcio, ma anche pallamano femminile, disciplina praticata fin dai primi anni della fondazione, grazie all’impegno dell’allora presidente Olimpio Gosen, che ha vissuto il suo massimo splendore nella stagione 1977-78 con il titolo italiano categoria allieve e con la prima squadra impegnata in serie A. Questa pratica, dopo una lunga assenza, ha da qualche anno ripreso l’attività, sotto la guida dell’allenatore Sebastian Belinki e della dirigente Lorenza Campese, l’anima della pallamano, una ventina di giovani di S. Michele, iscritti alle categorie Arcobaleno ed Esordienti. Ecco il direttivo: Danilo Moresco (presidente), Alessandro Carpi (direttore sportivo), Euro Caldonazzi, Bruno Fontana, Giorgio Fontana, Giampaolo Calovi, Sergio Filippi, Vittorio Passer, Paolo Dalla Valle, Arrigo Cattani, Marcello Concin, Lorenza Campese, Antonio Stancher, Candido Chisté, Guido Nenzi.













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