Fatture elettroniche «moratoria» fino a giugno
TRENTO. Il caos “fatturazione elettronica” era atteso e c’è stato. Con soprattutto i professionisti che sono fra l’arrabbiato (per i molteplici problemi che il sistema ha dimostrato di avere in...
TRENTO. Il caos “fatturazione elettronica” era atteso e c’è stato. Con soprattutto i professionisti che sono fra l’arrabbiato (per i molteplici problemi che il sistema ha dimostrato di avere in questi primissimo giorni di applicazione della novità fiscale) e lo scettico. Ma la legge c’è, è stata approvata e quindi va applicata. Ma, almeno per i primi sei mesi, ci sarà un periodo «tranquillo». A spiegare cosa succederà è il colonnello Roberto Ribaudo, comandante provinciale della Guardia di Finanza. «Come sempre, nell’ottica di un leale e costruttivo contraddittorio con i soggetti sottoposti a controllo e nello spirito dei principi generali della legge 212/2000 (il cosiddetto “Statuto del contribuente”), si valuteranno caso per caso le situazioni che le pattuglie operanti dovessero incontrare. Va poi detto che la norma che ha stabilito l’entrata in vigore della fatturazione elettronica ha anche deciso una “moratoria” nelle sanzioni fino al 30 giugno. In particolare ha previsto che fino al 30 giugno 2019 non si applicano sanzioni quando la fattura elettronica sia emessa entro il termine per l’effettuazione della liquidazione iva relativa al periodo di riferimento (entro il giorno 15 per i contribuenti mensili, entro il 15 del secondo mese successivo al trimestre per i trimestrali). Dal primo luglio 2019 i termini trasmissione della fattura elettronica al sistema di interscambio saranno pari a 10 giorni dal momento di effettuazione dell’operazione con l’obbligo di specificare nel documento la data in cui è stata effettuata l’operazione, se diversa dalla data di emissione. Si applicano le sanzioni con una riduzione dell’80 per cento, e dunque nella misura del 20 per cento di quella edittale, qualora la fattura elettronica sia emessa entro il termine di effettuazione della liquidazione del periodo successivo a quello di riferimento.