Centrodestra contro lo Ius soli: «Stranieri già tutelati»
TRENTO. Nella città del primo sabato del mese, sul sagrato della chiesa di San Pietro, fino a mezzogiorno, è stato allestito un gazebo di Forza Italia per raccogliere firme per la petizione popolare...
TRENTO. Nella città del primo sabato del mese, sul sagrato della chiesa di San Pietro, fino a mezzogiorno, è stato allestito un gazebo di Forza Italia per raccogliere firme per la petizione popolare contro lo “Ius Soli”. Come ha spiegato Giorgio Manuali, vice coordinatore regionale del partito, “questo è il primo momento di informazione e contatto con la cittadinanza; il prossimo, sempre sullo Ius Soli, sarà giovedì in largo Carducci ma altri 6 si terranno su altri temi d’attualità, fino a Natale”. La motivazione? “Sollecitare la cittadinanza affinché dimostri la propria piena coscienza dell’imprescindibilità di certi valori per poter essere debitamente considerati cittadini italiani”. L’Italia, hanno aggiunto gli attivisti, è l’unico stato d’Europa che lo propone, per il resto avviene solo di là dell’Oceano. Ad esso poi si aggiunga lo “Ius Sanguinei”, dal 1992, quando uno dei due genitori è italiano, si sia rimasti ininterrottamente in Italia fino al compimento dei 18 anni, mantenendo un comportamento irreprensibile. Ed ancora lo “Ius Culturae”, con la permanenza stabile sul suolo italiano fino al 12° anno di età ed il completamento di un intero ciclo di studi. L’interesse dimostrato dai cittadini, hanno detto gli attivisti di Forza Italia, è stato notevole. Di parere simile quelli della Lega Nord, presenti con un gazebo in piazza Duomo, con Bruna Giuliani, capogruppo in Comune, il consigliere comunale Gianni Festini e Cristina Linardi, capogruppo C11. Le motivazioni sono le stesse e la raccolta di firme con l’hastag #noiussoli proseguirà in vari punti della città fino a Natale. Con una constatazione: “Tutti sanno dire Ius soli, quasi nessuno riesce a dare una spiegazione al significato. Il nostro è un no perché la cittadinanza non si regala; i minori stranieri sono già tutelati e perché prima di ottenere la cittadinanza serve integrarsi”. (c.l.)