Blitz della Finanza, scoperti tre evasori totali

Nel week end controlli a tappeto della Finanza in ristoranti e locali notturni


Ubaldo Cordellini


TRENTO. Dopo Cortina, Milano, Napoli, Sanremo e Courmayeur arriva Trento. Lo scorso fine settimana, nella serata di venerdì, gli uomini della Guardia di Finanza hanno controllato a fondo alcuni dei locali più noti della movida trentina. Hanno iniziato in un notissimo ristorante e ritrovo poco fuori del capoluogo. Le Fiamme gialle sono rimaste almeno due ore controllando non solo gli scontrini, ma anche il contratto di lavoro dei vari dipendenti.

I finanzieri sono entrati in azione proprio nella serata più movimentata della movida, quella del venerdì. Le pattuglie hanno preso di mira i locali più noti e frequentati, sia a Trento che nella zona di Rovereto. Non si è trattato delle classiche verifiche fiscali, ma di un'operazione a largo raggio. Non certo come quella messa a segno a San Silvestro a Cortina, ma certamente diversa dai soliti controlli. Le Fiamme gialle hanno agito controllando soprattutto i locali e i ritrovi notturni più frequentati. Sono stati molto discreti, ma i clienti li hanno visti.

Hanno controllato che alle casse dei ristoranti e delle discoteche venissero rilasciati gli scontrini e hanno anche verificatola presenza di tutte le autorizzazioni. E' stato controllato anche l'inquadramento dei dipendenti. In Trentino non c'è la piaga del lavoro nero, ma i controlli ci sono stati lo stesso. Le Fiamme gialle stanno calcolando esattamente gli esiti delle verifiche, ma rifiutano la definizione di blitz. Si è trattata di un'azione di controllo a vasto raggio che ha visto interessati soprattutto i locali nei quali vengono spesi molti soldi.

Lo scopo evidente di controlli come questo è duplice. Da una parte vengono controllati i locali pubblici che, come si è visto in passato, di solito in occasione di questi controlli aumentano gli scontrini fiscali. Dall'altra parte, invece, il controllo riguarda i clienti e la loro capacità di spesa. Si controllano le autovetture di loro proprietà, il loro livello di vita e lì si confronta con le loro dichiarazioni dei redditi. Se i due valori non corrispondono, i contribuenti dovranno spiegare la ragione di questa discrepanza. Ma l'effetto principale di queste operazioni è quello che si può definire educativo. Dopo decenni in cui l'evasione fiscale era stata in qualche modo giustificata dall'opinione pubblica, adesso gli organi di controllo fanno capire che la festa è finita.

I risultati del blitz. In 122 ispezioni ad esercizi pubblici (bar, ristoranti, locali notturni, pub e discoteche), i finanzieri hanno controllato la posizione di circa 250 addetti scoprendo una trentina di casi di lavoratori irregolari. Sul fronte di scontrini e ricevute fiscali, dai 350 controlli eseguiti sono emerse 60 violazioni per mancata o irregolare emissione di documenti fiscali, con un percentuale del 17%. Per un bar di una nota località di montagna verrà proposta la chiusura. Sono stati inoltre identificati tre evasori totali: un meccanico e due noleggiatori di attrezzature sciistiche. Fermati anche 150 automobilisti alla guida di auto di lusso. Per 40 di loro sono in corso accertamenti per verificare la loro reale capacità contributiva dato che hanno soggiornato in albergo per lunghi periodi pagando importi elevati.













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