Alex Schwazer patteggia. E ora vuole tornare alle gare come testimone anti-doping
L'obiettivo del marciatore è Rio 2016. E intanto Carolina resta in sospeso: udienza il 16 gennaio
BOLZANO. Alex Schwazer per il nuovo anno, che ormai è alle porte, ha due propositi: riprendere a gareggiare e diventare un testimonial dell'antidoping. Con il patteggiamento davanti al gip di Bolzano l'(ex) marciatore ha compiuto un primo passo importante in questa direzione. Per poter iniziare la sua nuova vita, deve però anche saldare il conto con la giustizia sportiva, che potrebbe essere più salato del previsto.
In tribunale Schwazer ha chiuso la vicenda giudiziaria che l'ha visto imputato per doping: il campione olimpico di Pechino 2008 ha patteggiato una pena di 8 mesi e 6.000 euro di multa, come da richiesta partita nei giorni scorsi dal suo legale, l'avvocato Gerhard Brandstaetter.
Alex non era presente in aula, ha infatti preferito restare a casa sua a Calice, nei pressi di Vipiteno. «Con il patteggiamento - ha detto Brandstaetter - Alex ha già in qualche modo voltato pagina. Ora attendiamo di chiudere anche la vicenda con la giustizia sportiva e mettere finalmente la parola fine a questa storia».
A questo punto Schwazer tornerà anche a parlare con i giornalisti e lo farà con una conferenza stampa. Nel frattempo Alex si sta allenando seriamente per tornare al più presto alle gare. Il sogno di Rio 2016 sarà realizzabile solo se le altre presunte violazioni del codice Wada, sulle quali a novembre era stato sentito dalla procura antidoping del Coni durante un interrogatorio fiume di sei ore, finiranno con un nulla di fatto.
All'università di Salisburgo l'altoatesino prosegue gli studi di scienze motorie per diventare «un esperto di allenamento pulito», come spiega il suo legale. Alex vuole infatti diventare un testimonial anti-doping «per impedire che altri ragazzi commettano il suo errore».
Il nuovo anno sarà decisivo anche per la sua ex fidanzata Carolina Kostner. Si terrà il 16 gennaio l'udienza della pattinatrice, deferita dalla procura antidoping del Coni con richiesta di 4 anni e 3 mesi di squalifica per "complicita e omessa denuncia" nei confronti di Alex. Intanto il Tna ha respinto la richiesta della federghiacico di accedere agli atti relativi alla pattinatrice.