«Ma la ciclovia gardesana esiste da anni»
Mosaner “difende” il tratto che collega Riva e Torbole. Fravezzi: «Ci sono i soldi per completarla»
LIMONE. Il tratto di Limone, che dal Comune di Tremosine porta fino al confine Trentino, è stato preso letteralmente d’assalto da una lunga lista di politici trentini e di volti noti.
Presenti gli assessori provinciali Mauro Gilmozzi e Tiziano Mellarini, i sindaci Adalberto Mosaner (Riva), Vittorio Fravezzi (Dro), Gianni Morandi (Nago-Torbole), Tarcisio Michelotti (Drena), Renato Girardi (Ledro), l’assessore di Arco Tomaso Ricci, il collega di Nago Torbole Luigi Masato, il presidente di Garda Trentino Marco Benedetti e la direttrice Roberta Maraschin. C’erano anche Silvio Rigatti di Bike Garda Trentino, Claudio Miorelli di Confcommercio Alto Garda, oltre a numerose autorità. «Questa ciclopedonale - ha spiegato Fravezzi - è frutto di una scelta fatta a suo tempo con il tavolo al quale partecipavano più province. Avevo avuto modo da senatore, assieme alla Provincia, di inserire il proseguimento dell’opera all’interno dell’accordo siglato con l’allora ministro Delrio. Oltre alle risorse regionali rientrano anche quelle statali previste con la legge di bilancio del 2017. Quest’opera, una volta portata a compimento, favorirà la mobilità leggera e avrà importanti ricadute sull’offerta turistica, consentendo un allungamento della stagionalità».
I primi giudizi sono stati tutti fra lo stupore e l’entusiasmo. Anche il sindaco di Riva Mosaner ha voluto percorrere a piedi l’intero tratto. «Posso dire che non mi dispiace», è stato il suo commento. Il primo cittadino rivano, però, ha voluto sottolineare che la prima ciclabile del Garda esiste già da molti anni ed è quella che collega Riva a Torbole. «Sento parlare tanto di ciclabile del Garda ma la prima ciclabile del Garda c’è ormai da tempo immemore ed è quella che da Riva porta a Torbole e viceversa». Poi, sul proseguimento del tracciato che da Limone dovrebbe arrivare a Riva nel giro di qualche anno si affida alla Provincia: «Stanno lavorando affinché tutto sia inserito con equilibrio e armonia nel contesto paesaggistico, dopodiché se servirà realizzare duecento metri a sbalzo come questo di Limone pazienza».
La festa si è poi spostata nel lussuoso giardino di Villa Boghi dove si è desinato osservando il video della difficile realizzazione della ciclovia, dalla pulizia del versante, ai disgaggi e messa in sicurezza, fino al rafforzamento dei tipici muretti “gardesani” e l’installazione delle potrelle su cui posare le lastre di cemento lavorato. (l.o.)