Inquinamento, sulle Alpi le microplastiche degli pneumatici le più presenti
Il 36% dei siti alpini sarebbe inquinato da microplastiche: uno pneumatico perde fino a 4kg di sostanze inquinanti durante il proprio utilizzo
TRENTO. Come è possibile leggere su Scientific Reports, via The Guardian, rivista scientifica, uno studio condotto avrebbe rivelato che le particelle inquinanti, derivate dall’usura degli pneumatici, sono la prima fonte d’inquinamento sulle Alpi.
Un team di scienziati e alpinisti ha raccolto campioni contenenti, come da risultati, microplastiche: l’origine è chiaramente incerta, le particelle si diffondono in giro per il mondo semplicemente con il vento. Nel 36% dei siti alpini analizzati sono state trovate microplastiche: pneumatici per il 41%, poi polistirene, 28%, e polietilene, 12%: si stima che ogni pneumatico riesca a perdere 4kg di plastica nel suo ciclo di vita.
Non solo le Alpi: campioni di neve glaciale sono stati raccolti in Uganda, Bolivia, Nepal, Nuova Zelanda e Antartide. Nel 2025 le esplorazioni, raccolte nella Global Atmospheric Plastics Survey, continueranno: U.S.A., India, Europa (comprese zone della Polonia e dei Pirenei).