Tenna. Si contano i compleanni della mancata apertura del Forte di Tenna, una di quelle storie partite molto bene e che poi, invece, si sono incagliate tra burocrazia e circostanze sfortunate che, a 8 anni della delibera della giunta comunale di Tenna che approvava l’atto con cui la Provincia dava in concessione al Comune l’immobile, non hanno ancora permesso di frantumare quei lucchetti posti sui cancelli all’entrata. Contare i compleanni serve, perché l’atto dava il Forte in concessione al Comune per 20 dalla firma, quindi ne mancano ancora 12.

La convenzione

La concessione fu stipulata per consentire la visita del complesso fortificato nonché altre attività ed iniziative di carattere artistico e culturale svolte nell'ambito dello stesso, purché tale utilizzo fosse compatibile con le caratteristiche storico-artistiche dell'immobile. Un fine nobile che però non è stato raggiunto molto spesso: qualche iniziativa la si è vista, ma sempre molto decontestualizzata e discontinua.

Un annoso problema

D’altra parte uno dei problemi che separano il Forte dalla definitiva apertura, riguarda la messa in sicurezza della struttura. Nel maggio del 2019 la giunta aveva affidato all’ingegner Davide Saia di Tenna l’incarico relativo (5.276 euro) per ottenere il certificato di idoneità, ottenendo però la prescrizione di effettuare in alcune aree delle iniezioni di malta cementizia per ripristinare completamente il legante tra le pietre ed evitare distacchi di materiale.

Ecco quindi nel maggio di quest’anno l’incarico all’ingegner Ivo Fagherazzi di Trento (2.443 euro) di provvedere alla progettazione dei relativi lavori di sistemazione (24.600 euro), approvati e inoltrati in Provincia lo scorso luglio. A metà agosto l’approvazione da Trento e a fine agosto la ratifica della giunta di Tenna. Ora si andrà in gara per la realizzazione di questi lavori. Sarà la volta buona? G.F.