Rovereto-Riva in treno: si arriverà in dieci minuti
Il collegamento ferroviario è stato inserito tra le opere strategiche dal ministero
RIVA DEL GARDA. Maurizio Fugatti è sceso a Riva e si è fatto ospitare a Palazzo Maffei dalla sindaca Cristina Santi per annunciare a tutti i trentini che la Rovereto-Riva si farà davvero. Il collegamento ferroviario Rovereto-Riva ha superato, con un punteggio alto di valutazione, il vaglio tecnico per l’inserimento tra le opere strategiche per la mobilità ferroviaria concordate tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana. Il progetto può dunque accedere alla fase successiva dell’iter ministeriale, che riguarda l’inserimento (con relativo finanziamento) nel contratto di programma tra il dicastero e RFI. Come dire: non è ancora un sì definitivo, ma poco ci manca.
Di fatto è ormai tra le priorità nazionali per un collegamento che, ’per quanto piccino, ha una valenza europea vista la mole di traffico che si addensa nell’area che si stacca dall’A22 e arriva al lago di Garda. Visti i collegamenti ferroviari attuali e previsti sarà possibile partire da Monaco di Baviera in treno ed arrivare direttamente sul lago in tre ore o poco più. Da Trento a Riva del Garda si potrà andare in treno in 25 minuti. Una decina basteranno a raggiungere il lago per i roveretani. E viceversa per studenti, pendolari e turisti dalla Busa verso Rovereto.
«Il sostanziale ok tecnico rappresenta una novità importante ed è propedeutico all’inserimento nel contratto di programma. Si tratta di un passo in avanti sostanziale nel percorso condiviso che ha visto nel 2021 la firma del protocollo con RFI, riguardo all’ipotesi di intervento che è stata poi oggetto di uno studio di fattibilità e di un’analisi costi-benefici», ha sottolineato il presidente della Provincia Fugatti. «Il collegamento ferroviario Rovereto-Riva è un’infrastruttura – ha aggiunto – che va nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale e che può aiutare l’immagine del Trentino a livello internazionale, dando una risposta al problema del traffico nella zona dell’Alto Garda e migliorando la qualità della vita».
In base alle simulazioni di progetto attuali l’arrivo non è previsto dove il secolo scorso arrivava la Mar (la Mori-Arco-Riva), ma il terminal sarà in un’area fra Riva e Arco. Entusiasta, ovviamente, anche la sindaca Cristina Santi: «È evidente che la nostra viabilità è congestionata. Il nuovo tunnel stradale della Loppio-Busa aiuterà, ma per il futuro del nostro territorio sarà sempre più decisiva la mobilità ferroviaria e il collegamento con il Brennero, per lo sviluppo del turismo ma anche delle tante aziende industriali presenti nell’Alto Garda».