Orsa catturata e radiocollarata in Alto Garda: potrebbe essere Kj1
Le analisi genetiche stabiliranno se si tratta dell’esemplare che ha aggredito il turista a Dro. La Provincia: «Impossibile vietare le aree frequentate dall’orsa, si tratta di 110 chilometri quadrati» (foto archivio)
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TRENTO. Una femmina di orso è stata catturata da una trappola a tubo nell'Alto Garda, dotata di radiocollare e infine rilasciata. Lo comunica il Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna della Provincia al termine del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza convocato questa mattina (24 luglio) dal commissario del Governo Giuseppe Petronzi per affrontare - tra le altre questioni - il nodo grandi carnivori.
Le analisi genetiche stabiliranno se si tratta di Kj1, l'esemplare responsabile dell'aggressione a un escursionista francese in località Naroncolo, a Dro, lo scorso 16 luglio. "La posizione dell'animale - spiega la Provincia - è riportata sulla mappa degli orsi muniti di radiocollare e pubblicata sul sito Grandicarnivori.provincia.tn.it, dove è possibile consultare anche le regole di coesistenza con l'orso".
L'Amministrazione provinciale "evidenzia inoltre l'impossibilità di interdire alle persone le aree frequentate da Kj1 sotto i profili tecnico e sociale: l'area dove si muove l'orsa - testimoniata dai monitoraggi eseguiti dal Servizio faunistico - è infatti estesa 110 chilometri quadrati e al suo interno si trova una rete di sentieri e strade forestali lunga 250 chilometri con circa 100 accessi diversi".
Dopo l'annuncio, sono arrivate le prime parole a difesa dell'animale, come le dichiarazioni rilasciate da Michela Brambilla: "Stando al comunicato diffuso oggi dalla Provincia autonoma di Trento, e ripreso dalle agenzie di stampa, sarebbe stata catturata e munita di radiocollare una femmina d'orso "non identificata" (si attende il responso delle analisi genetiche). Allo stesso tempo la Provincia afferma che non è possibile chiudere i sentieri frequentati da Kj1 sotto i profili tecnico e sociale".
"Diciamo così: non mi stupirei se quell'orsa fosse Kj1 e gli operatori che l'hanno catturata lo sapessero benissimo e se il radiomarcaggio, permesso dal decreto del Tar, e la dichiarazione sui sentieri servissero a consentire e giustificare un abbattimento-lampo di mamma orsa alla prima occasione e conseguentemente la morte dei suoi cuccioli, non ancora autonomi. Il caso di M90, prima radiocollarato per poterlo individuare e poi abbattuto praticamente in contemporanea con l'emissione della sentenza di condanna, insegna".così Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente.