Lo sviluppo rurale passa attraverso l’innovazione

Val di non. Semplificazione dei procedimenti e delle misure, focalizzazione su progetti d’innovazione e sul mantenimento di elevati livelli di qualità e di sostenibilità, valorizzazione dei giovani,...



Val di non. Semplificazione dei procedimenti e delle misure, focalizzazione su progetti d’innovazione e sul mantenimento di elevati livelli di qualità e di sostenibilità, valorizzazione dei giovani, attenzione ai cambiamenti climatici: questi i temi illustrati nel corso della riunione dall’assessore provinciale Giulia Zanotelli al “Tavolo verde dell’agricoltura”, per garantire la competitività del sistema agricolo trentino anche in relazione alle ricadute positive sulla conservazione del territorio e degli equilibri paesaggistici.

In preparazione del Tavolo, l’assessore Zanotelli, affiancata dalle strutture tecniche e dalla Fondazione Edmund Mach, ha incontrato nei giorni scorsi tutte le rappresentanze del mondo agricolo provinciale, comprese quelle della Val di Non, per condividere le linee strategiche della prossima programmazione per lo sviluppo rurale. Nella programmazione – che guarda fino al 2027 - si intende tenere ancora conto della gestione del rischio, un ambito di fondamentale importanza specialmente riguardo ai criteri di ripartizione delle risorse tra le amministrazioni, con l’obiettivo di salvaguardare i risultati raggiunti dal sistema trentino. A

ltro tema affrontato, quello della razionalizzazione dell’utilizzo dell’acqua a scopo agricolo, a beneficio del settore produttivo e dell’ambiente. Innovazione di metodo e tecnologia contraddistinguono la prossima fase di programmazione dello sviluppo rurale, per aiutare le imprese agricole ad affrontare le sfide di mercato. Le parti hanno condiviso la necessità di fare sistema, anche in vista dei prossimi passaggi normativi, cercando di orientare le scelte attraverso proposte operative, nell’interesse del sistema territoriale.

Infine, nel corso della riunione è stato deciso di attivare un percorso di lavoro comune, con confronti frequenti, per giungere alla definizione di scelte strategiche per il territorio e per tutta l’agricoltura trentina.

Nel corso del dibattito si è posta attenzione al settore zootecnico, a partire dall’obiettivo di assicurarne la sostenibilità e la forte connessione al territorio, aprendo anche una riflessione sulla dimensione delle stalle in relazione alle caratteristiche del territorio Trentino. Emersa anche la necessità di contenere le ricadute negative per le aziende zootecniche; l’introduzione dell’OCM (organizzazione comune dei mercati), ad esempio, può rappresentare un’importante novità per il lattiero-caseario, consentendo di sviluppare ulteriori azioni di sostegno, sviluppo e promozione del settore. G.E.















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