Mezzocorona, tra un anno pronto palazzo Vogtenhof
Il Comune, che l’aveva comprata 15 anni fa, ha cambiato nome a casa ex Chiettini Sotto gli avvolti ospiterà le associazioni, sopra l’anagrafe e l’ufficio tecnico
MEZZOCORONA. «L’inaugurazione sarà il prossimo anno, più o meno in questi giorni», afferma il sindaco di Mezzocorona Mattia Hauser. Dici (ex) casa Chiettini e in paese pensi a una sorta di soap opera che si trascina da anni, almeno da quando nel 2003 il Comune ha acquistato l’edificio, in centro al paese, immaginando di destinarlo a una serie di funzioni pubbliche.
Ma ora ci sono finalmente due notizie: la prima è che il palazzo cambia ufficialmente nome, d’ora in avanti lo si chiamerà palazzo Vogtenhof, un nome che si rifà a quello dei masi che c’erano in zona. E la seconda è appunto che si vede finalmente la luce in fondo al tunnel: fra un anno i lavori saranno conclusi, come conferma anche l’assessore al patrimonio Matteo Zandonai.
Per Mezzocorona significa mettere a disposizione della cittadinanza un altro palazzo in pieno centro al paese, a pochi passi dalla piazza-salotto e accanto a municipio e biblioteca.
In passato si è discusso molto su quale fosse la destinazione migliore per questo edificio: si era anche immaginato di venderlo per fare cassa, o magari di fare degli appartamenti da affittare a canone agevolato. Ma, ancora in campagna elettorale, Hauser aveva chiarito gli intenti della sua amministrazione: proprio la centralità del palazzo e la sua vicinanza con il municipio lo avevano reso un patrimonio invidiabile, da sfruttare al meglio, anche per liberare, con una sorta di effetto domino, le stanze degli altri edifici pubblici. E così gli avvolti diventeranno spazi per le associazioni. Al primo piano avranno sede il nuovo ufficio dell’anagrafe e parte dell’ufficio tecnico che poi occuperà anche il secondo piano. Il terzo piano sarà libero per essere utilizzato in maniere diverse, anche se da subito ci sarà la sala riunioni. E così l’ex casa Chiettini, ora chiamata palazzo Vogtenhof, sarà la sede del consiglio comunale, liberando spazi al municipio.
Il palazzo della Vicinia, che non ospiterà più gli uffici tecnici, diventerà a tutti gli effetti il palazzo della cultura, con anche un ampliamento della biblioteca.
I lavori sono stati lunghi, anche perché servivano molti soldi per il restauro e la messa in sicurezza: e Mezzocorona ha ottenuto nel tempo una serie di contributi provinciali. E poi sono servite particolari cautele dovute alla tutela di un palazzo così antico: la parte dove si terranno i consigli comunali è del 1400.
«L’acquisto risale al 2003, per un valore di 400 mila euro – ricorda il sindaco Hauser –. Già allora c’è stato un forte impegno provinciale che poi si è confermato nelle fasi successive. Sono serviti un milione e 400 mila euro per il consolidamento strutturale, quindi un milione e 200 mila per quello architettonico». «Ora le parti importanti sono completate – conclude il sindaco – l’anno prossimo, grosso modo in questi giorni, contiamo di fare l’inaugurazione».