L'Associazione per i minori contro la Provincia: "Vuole toglierci il palazzo di via Manzoni"
Dura lettera di protesta: "Non si rispetta il vincolo di destinazione del bene e si sottrae alla comunità giovanile trentina uno spazio da molti ritenuto indispensabile" (foto Daniele Panato)
TRENTO. Il consiglio direttivo dell'Associazione per i minori (Appm) della provincia di Trento è intervenuto con una lettera aperta per esprimere il proprio disappunto dopo avere appreso che il nuovo edificio di via Manzoni, progettato con l'ente per ospitare l'attività formativa a sostegno dei ragazzi, sarà destinato ad accogliere uffici provinciali.
A quanto riporta la lettera, il cambio di destinazione dell'immobile è stato comunicato ai vertici dell'associazione dalla Patrimonio del Trentino Spa, a cui la Provincia di Trento ha ceduto l'immobile. «Si tratta di una scelta politica assolutamente non condivisibile, anzitutto perché non rispetta il vincolo di destinazione del bene, ma ancora di più perché sottrae alla comunità giovanile trentina uno spazio da molti ritenuto indispensabile. Ci si chiede ancora come una struttura progettata sulle necessità della nostra associazione e dei suo giovani utenti, possa essere riconvertita per altri usi, non considerati in fase di progettazione dei lavori», si legge nella lettera.
Ecco la lettera: "Da 45 anni opera, sull’intero territorio della nostra Provincia, l’Associazione Provinciale per i Minori (APPM) che si occupa di minori, adolescenti e giovani offrendo risposte educative personalizzate a sostegno dei singoli percorsi di crescita.
Dal 1976, anno di costituzione ufficiale, al fine di rispondere più efficacemente ai bisogni del territorio, sono state avviate nel tempo esperienze diversificate quali le attività residenziali, diurne, aggregative, colonie, progetti di Comunità, interventi domiciliari, accoglienza di nuclei familiari bisognosi, l’accompagnamento al lavoro, l’impegno con il mondo della scuola con gli educatori scolastici e i DSA e i servizi di conciliazione.
Ogni anno oltre 5.000 ragazzi, adolescenti e giovani entrano in contatto con i servizi che l’Associazione offre, attraverso il proprio personale educativo (170 sono i dipendenti di APPM).
Da 13 anni circa APPM sta lavorando ad uno specifico progetto a favore dei giovani della città di Trento, perché possano avere un luogo ove l’ascolto e la lettura dei loro bisogni possa generare azioni e realizzazioni in grado di interpretare al meglio le diverse istanze educative. Uno spazio idoneo a sostenere il bisogno di costruire la loro identità e soggettività, attraverso il recupero di momenti di socialità, di laboratori musicali, teatrali, artigianali, il supporto alle attività scolastiche contro l’abbandono e la dispersione scolastica. Tutto questo, anche se pensato quando ancora non eravamo investiti dall’attuale emergenza sanitaria, assume ora una valenza assolutamente fondamentale e strategica.
Oggi, infatti, stiamo riversando sui nostri ragazzi un peso enorme, chiedendo di fare una cosa che nessun adolescente in nessuna epoca in Italia ha mai vissuto prima: sospendere i momenti fondamentali e necessari per costruire la loro identità e soggettività individuale. Nell’invocare la minore socialità possibile togliamo l’alimento principale della loro crescita, accrescendo paure e angosce li releghiamo in un presente che non è più capace di avere prospettiva e che non è più in grado di immaginare un futuro.
È in questo contesto che diviene ancora più indispensabile ricostruire spazi per l’aggregazione giovanile e, come dicevamo poco sopra, sono 13 anni che la nostra Associazione lavora per avere una sede idonea e per fornire ai ragazzi della città degli ambienti decorosi e funzionali.
Inizialmente la fondazione San Martino ci aveva assegnato l'edificio storico di via Manzoni. L’edificio si trovava tuttavia in condizioni tali da dover richiedere un intervento di ristrutturazione importante. Per tali ragioni l’immobile fu venduto dall’Ente San Martino alla Provincia, mantenendo il vincolo della destinazione d’uso, ovvero che la struttura fosse riservata ad attività a favore dei giovani e dei ragazzi. La Provincia, quindi, lo riservava esplicitamente ed esclusivamente ad APPM.
Dopo diversi anni finalmente l'edificio è finito, ed è lì, disabitato, da 5 mesi.
La Patrimonio Spa, cui la Provincia ha ceduto l’immobile, ci ha da poco comunicato che è volontà della Giunta provinciale utilizzare la sede di via Manzoni, progettata con l'APPM per i ragazzi, per accogliere uffici provinciali. Questa decisione, che non è ancora stata confermata ufficialmente dalla PAT, priva l'APPM di una struttura funzionale e attesa da oltre un decennio e sulla quale si erano già costruite progettualità e accordi importanti.
Si tratta di una scelta politica assolutamente non condivisibile, anzitutto perché non rispetta il vincolo di destinazione del bene ma ancora di più perché sottrae alla Comunità giovanile trentina uno spazio da molti ritenuto indispensabile. Ci si chiede ancora come una struttura progettata sulle necessità della nostra Associazione e dei suo giovani utenti, possa essere riconvertita per altri usi, non considerati in fase di progettazione dei lavori.
Ci pare quindi doveroso fare presente alla Comunità trentina e alle sue Istituzioni che il problema dei giovani, anche se messo in ombra dai problemi sanitari, è delicato e abbisogna oggi, ancora di più, della massima attenzione.
Il consiglio direttivo di APPM ha deciso, pertanto, di interessare di questi fatti la Comunità trentina perché non venga persa la possibilità di restituire ai nostri figli e ai nostri ragazzi un luogo dove possano sperimentare il loro protagonismo e il loro desiderio di socialità.
L'appello, che desideriamo condividere con la Comunità trentina, si rivolge soprattutto all’ Assessore Stefania Segnana che, per mandato e per sensibilità personale, siamo convinti condivida l’esigenza dell’ investimento che APPM vuole realizzare per i ragazzi e al Presidente Maurizio Fugatti, perché scelga di applicare gli strumenti giuridico-amministrativi esistenti nella normativa provinciale per consentire ad APPM di attivare nel più breve tempo possibile tutte le progettualità dedicate alla parte della popolazione trentina che costituisce il nostro futuro".