Fondi dell’ex caseificio, decide la gente 

Darzo, saranno i darzesi a scegliere con la consultazione se destinare all’associazione Miniera il “gruzzolo” di 100 mila euro


di Stefano Marini


DARZO. Sembra avviarsi a conclusione la vicenda del fondo da 100 mila euro dell'ex caseificio di Darzo. La soluzione più probabile è che gli abitanti del paese siano chiamati ad una consultazione informale promossa dal Comune per dire sì o no alla destinazione dell'intera cifra al progetto presentato dall'associazione "La Miniera". Lo scorso lunedì sera nella casa sociale della frazione di Storo s'è tenuta una riunione del "Progetto Dop" (Darzo Opportunità Permanente), entità nata per definire la destinazione del fonda da circa 100 mila euro accantonato a seguito dell'esproprio dell'ex caseificio di Darzo. Nel corso dell'incontro si è constatato come l'unico progetto effettivamente disponibile fosse quello de "La Miniera". Dopo una discussione a tratti animata si è concordato che saranno i darzesi a dire sì o no col loro voto al finanziamento della proposta.

«Alla riunione di lunedì sera si è effettivamente discusso della destinazione del fondo ex casello - dice Elvio Giacometti, capogruppo degli alpini di Darzo - diciamo che sull'idea di dare tutto alla Miniera noi alpini abbiamo avuto qualche obiezione. Specifico che si tratta di contrasti di principio. Al momento noi non abbiamo infatti alcun progetto su cui investire quel denaro né lo chiediamo. Qualsiasi proposta esca dal Dop dovrà però essere poi sottoposta ai cittadini in una riunione pubblica, e quindi essere da loro approvata oppure respinta».

Anche Graziano Beltrami, presidente dell'Asuc locale, concorda sul dare l'ultima parola alla cittadinanza: «L'Asuc di Darzo è favorevole a destinare tutto il fondo dell'ex caseificio all'associazione "La Miniera" - dichiara - l'unica cosa che chiediamo è che la popolazione sia chiamata a confermare o respingere questa proposta in una riunione pubblica aperta a tutti i cittadini di Darzo».

La linea trova l'appoggio dell'amministrazione comunale: «L'impegno di questa amministrazione è duplice - dice la delegata alla partecipazione del Comune di Storo Lara Gelmini - tenere in considerazione le conclusioni uscite dal progetto Dop, tramite cui tutte le associazioni darzesi devono dare al Comune indicazioni sulla destinazione del fondo ex caseificio. Il secondo impegno, preso anche in sede istituzionale, è porre al vaglio della popolazione di Darzo quanto uscito dal progetto Dop. Penso che lo strumento migliore sarà una consultazione informale in cui i cittadini di Darzo potranno esprimersi riguardo ai progetti formulati dal Dop».

Identica la posizione della vicesindaco Stefania Giacometti: «Non pensiamo tanto una riunione ma piuttosto una consultazione vera e propria - afferma la vicesindaco - modalità e tempi sono ancora da stabilire ma sarà comunque la popolazione a decidere. Ci fossero più progetti, i cittadini potrebbero scegliere il più meritevole, se resterà invece confermato che c'è un unica proposta, alla popolazione sarà comunque chiesto di votare e stabilire se vada o meno finanziata tramite il fondo ex caseificio».













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