sèn jan - alla scuola ladina di fassa 

Ultime ore per il “Gioco in bolla” 

Fino a domani gli studenti accompagnano i visitatori alla mostra



SÈN JAN. Come ormai da tradizione in questo periodo dell’anno in aula magna della sorastanza della Scuola Ladina di Fassa è possibile visitare la mostra a tema pensata e realizzata da studenti, professori e tecnici dei tre i licei di Fassa. L’argomento è sempre legato alle materie scientifiche e quest’anno è il gioco d’azzardo analizzato sotto i suoi aspetti statistici, ma anche e soprattutto sotto quelli sociali. Con questa finalità, ci si è avvalsi della collaborazione con l’Acat della Val di Fassa e l’associazione Occhio al gioco.

La mostra ha per titolo “Gioco in bolla” ed è aperta fino a domani, dalle 16 alle 18. Gli studenti con maglietta nera guideranno i curiosi visitatori in ogni stanza: si inizia con i giochi sulle probabilità, spiegazioni su come funzionano i “gratta e vinci” e le roulette; si parla poi di giochi online con specifiche caratteristiche e esempi di scommesse sportive. Una parte è legata all’aspetto percettivo del gioco d’azzardo con suoni, rumori e emozioni e per concludere, prima di provare a passare dal labirinto delle dipendenze, si possono vedere i video – testimonianze di Giuliano Righy Pellegrin presidente dell’Acat di Fassa e di Marino Pederiva presidente di Occhio al gioco.

All’inaugurazione della mostra, all’Istitut Cultural Ladin, è intervenuto il vicario della Scuola Ladina di Fassa Claudio Valentini che ha evidenziato alcuni lati positivi della mostra: rafforza il legame fra scuola e territorio e favorisce la collaborazione fra studenti di tutti i tre licei di Fassa: scientifico, linguistico e artistico. Valentini, anche a nome della sorastanta Mirella Florian, ha ringraziato l’Istitut Ladin per l’ospitalità, i professori Thomas Zulian e Silvia Murer, gli studenti e i tecnici di laboratorio Marcello Lancietti, Mirko Decrestica e Gianantonio Bettega.

Il professore Zulian ha invece spiegato che quest’anno si è scelto di dedicare la mostra al gioco d’azzardo soprattutto per la sua rilevanza sociale; lo scopo è l’aquisizione di competenze teoriche e pratiche legate alla matematica, ma anche esortare i giovani a riflettere sulle dimensioni spropositate del gioco d’azzardo, sulle sue caratteristiche e la sua pericolosità, sia per il singolo individuo che per le famiglie e la società, anche di Fassa e Fiemme.

A margine, inerenti la mostra, sono stati organizzati due incontri di approfondimento in oratorio a Pozza di Fassa con inizio ore 10.30 e rivolti a tutti: uno è venerdì 23 marzo con il fisico giocoliere Federico Benuzzi e l’altro il 16 aprile con gli esperti di Torino di “Fate il nostro gioco”. (v.r.)













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