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Ospedale di Cavalese, i sindacati: «Rischia di essere uno spreco di risorse pubbliche»

Lo scrivono in una nota Cgil, Cisl e Uil: «Ristrutturiamo quello esistente e liberiamo risorse per far fronte alle carenze di personale»



TRENTO. «Un investimento di 280 milioni di euro per il nuovo ospedale a Masi di Cavalese rischia di essere uno spreco di risorse pubbliche. Meglio sarebbe, come chiesto a gran voce dalla comunità locale, ristrutturare l'attuale nosocomio, e liberare risorse per rispondere in modo efficace ai problemi che rischiano di mettere in ginocchio la sanità trentina, come la carenza di medici soprattutto nei presidi periferici».

Lo affermano Cgil, Cisl e Uil del Trentino, che in una nota non nascondono la loro preoccupazione dopo la valutazione della commissione tecnica.

«Non entriamo nel merito del parere del Navip. Resta il tema dell'opportunità politica di procedere in questa direzione. Auspichiamo che la Giunta Fugatti prenda atto delle vere difficoltà della nostra sanità e investa tutte le energie per risolvere il problema dell'assenza di medici e infermieri. Così si rischia di creare una scatola vuota senza dare risposte al territorio. Crediamo, invece, che si possa e si debba, come sollecitato anche dalla comunità locale, ammodernare il vecchio ospedale, rendendolo maggiormente rispondente alle esigenze degli abitanti di Fiemme e dei tanti turisti che sia in inverno sia in estate affollano la valle».

I sindacati - ancora la nota - non nascondono le loro perplessità anche per l'impatto ambientale che avrà la nuova struttura con un rilevante consumo di suolo in una valle vocata al turismo ed allo sport, evitabile con la ristrutturazione dell'attuale ospedale di valle.













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