Nuova “vittima” delle norme covid: X-Strada 2020

Riva. Nemmeno X-Strada, la mirabolante ed eclettica festa estiva che chiude al traffico veicolare viale Rovereto popolandolo di gente, musica, spettacoli, folclore e tanto divertimento è riuscita a...



Riva. Nemmeno X-Strada, la mirabolante ed eclettica festa estiva che chiude al traffico veicolare viale Rovereto popolandolo di gente, musica, spettacoli, folclore e tanto divertimento è riuscita a resistere alla tempesta Covid-19. La pandemia ha piegato la gran parte degli eventi e anche l’estiva “X Strada” deve cedere il passo all’eccesso normativo che gli organizzatori sarebbero tenuti a far rispettare in una manifestazione aperta al pubblico. Difficile, troppo complesso e senza la garanzia di poter far rispettare le norme. Insomma, un intricato garbuglio normativo che non ha lasciato scampo e che ha imbrigliato nelle fitte trame normative anche questa manifestazione.

«Avrebbe dovuto essere fatta con una nuova formula più soft e più elegante - racconta Carlo Modena patron della manifestazione che non solo mira a rilanciare l’estate rivana, ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica per una chiusura totale di viale Rovereto -. Ci sarebbe dovuta essere più musica ma meno volume, con proposte legate al territorio. X-Strada aveva già raccolto l’entusiastica adesione di molti operatori ma “Passeggiando X-Strada edizione Covid” prevista per ferragosto, come ormai da tradizione, non si svolgerà». È rammaricato Modena, perché fino all’ultimo ha creduto possibile riuscire nell’organizzazione della sua creatura estiva. «Troppi - ammette Modena - i limiti imposti dalle norme e dai protocolli». Senza contare, l’aumento dei costi, «necessari per riuscire a superarne almeno alcuni di questi protocolli. A questo punto - continua - gli organizzatori hanno potuto solo rinunciare, almeno per quest’anno, all’evento e quindi alla chiusura della strada che rendeva viale Rovereto il “salotto” di mezza estate». Nulla da fare. Dopo le manifestazioni estive arcensi anche quelle rivane vanno a picco perché i protocolli anti Covid non lasciano spazio di manovra. Tra calo degli sponsor, calo dei fondi e aumento dei costi, ogni manifestazione, che spesso già si regge su di una buona base di volontariato, non ha possibilità di riuscita. La speranza degli organizzatori altogardesani, di tutte le manifestazioni annullate, è che tutto possa tornare quanto prima alla normalità e che il prossimo anno la pandemia e le conseguenze, sanitarie, sociali ed economiche siano solo un lontano ricordo. L.O.













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