Torna a parlare Renato D’Alberto, padre del ragazzo pestato a sangue a Bressanone dopo il Maturaball, che ricostruisce le dinamiche della brutale aggressione. «Mio figlio è perfettamente bilingue – spiega – ma è stato insultato come italiano. Ma non vogliamo creare dissidi tra le due comunità, che vivono insieme da tanti anni. Quello che conta è recuperare il rispetto». Da parte sua, Marco Galateo, vicepresidente della Provincia, sottolinea che se venisse confermata la matrice etnica dell’aggressione, la gravità del fatto sarebbe estrema.