Politica

Accoglienza, il Consiglio Provinciale boccia la mozione sui minori stranieri

La proposta promossa da Paolo Zanella (Pd) e Paola Demagri (Casa Autonomia) proponeva «investimenti per l’integrazione, più posti per l’accoglienza», con un focus particolare sui minori 



TRENTO. Il tema dell'accoglienza è tornato in Consiglio provinciale a Trento con una mozione dedicata ai minori stranieri non accompagnati, che è stata bocciata con 19 voti a sfavore e 12 a favore. Il documento, promosso da Paolo Zanella (Pd) e da Paola Demagri (Casa autonomia), proponeva di "destinare maggiori investimenti nei percorsi di integrazione e individuare più posti in strutture residenziali per l'ospitalità di quei minori stranieri non accompagnati (Msna) ospiti di centri socioeducativi che, giunti sulla soglia della maggiore età, vogliano proseguire un percorso di integrazione mediante studio o lavoro, o siano comunque impegnati nel raggiungimento dei propri obiettivi d'integrazione sul territorio, al fine di favorire il ricorso all'istituto del prosieguo amministrativo".

Inoltre, veniva domandato di "attivarsi per un ampliamento dei posti per categoria minore del Sai (Sistema accoglienza e integrazione) nel nostro territorio, nel momento in cui verrà aperto il bando nazionale nel 2025". Al momento, ha ricordato il consigliere Zanella, sono 17 i posti Sai attivi in provincia di Trento, a fronte di 71 minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio nel 2023. "Su questa proposta di mozione il parere della Giunta è negativo", ha annunciato l'assessora Giulia Zanotelli nel corso del dibattito in aula. "Un'operazione inutilmente provocatoria", ha commentato il consigliere Andrea de Bertolini (Pd), aggiungendo che "questi minori per ragioni giuridiche di impegni internazionali sono persone che devono essere accolte". 













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