Rovereto, il danzatore Virgilio Sieni arriva al Teatro Zandonai con “Cecità”
Si tratta di uno tra i più rappresentativi e affermati danzatori e coreografi nel panorama europeo, che porta sul palco una tragedia che tocca tutta l’umanità
ROVERETO. La programmazione del Circuito Danza del Trentino-Alto Adige organizzato dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento prosegue domani, martedì 26 marzo alle ore 20.30, con un appuntamento all’insegna della grande danza che vedrà protagonista Virgilio Sieni, tra i più rappresentativi e affermati danzatori e coreografi nel panorama europeo. Martedì 26 marzo il pluripremiato danzatore, già direttore della Biennale di Venezia Settore Danza, approderà nella cornice del teatro Zandonai di Rovereto con la sua creazione dal titolo “Cecità”, spettacolo liberamente ispirato al romanzo omonimo di José Saramago.
Una produzione Centro Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, Fondazione Teatro Piemonte Europa, Fondazione Teatro Metastasio di Prato. Incombe sulla terra una tragedia immane che rovescia il modo di stare. Un virus sconosciuto agisce togliendo la vista alle persone. Comunità e individui perdono apocalitticamente quello che credevano di possedere e vedere. Tutto è improvvisamente immerso in un biancore luminoso che assorbe come per divorare non solo i colori ma le cose stesse e gli esseri, rendendoli così, doppiamente invisibili. Quel mare di latte nel quale sono caduti gli abitanti del mondo, li rende sgomenti e impauriti, vulnerabili agli odori e alle esalazioni, li costringe ad apprezzare il pianto e le lacrime, le impronte e il tocco della mano. In questo stato di eccezione un piccolo gruppo si allea per condividere le vie di fuga e il nuovo mondo. Tra di loro una donna non ha perso la vista, ma dovrà rimodulare ogni dettaglio del suo comportamento per coesistere con la vista, per domandarsi a cosa serve vedere. In questo poema della morte e della sofferenza, il corpo avanza con tutta la sua biologia e le emozioni emergono da gesti nuovi, ritrovati, reimparati. Gli interpreti, come testimoni di questo evento, si ritrovano a toccare lo spazio, a essere toccati dai luoghi, ad ascoltare le tracce del suolo e le onde sonore che vagano nell’aria. La ricerca drammaturgica procede avviando una ricostruzione del corpo che dalla cecità si muove verso una condizione di novità che obbliga a vivere le cose diversamente e ad elaborare strategie di sopravvivenza – o più semplicemente – di rieducazione allo sguardo. Con “Cecità” Virgilio Sieni esplora quello stato di mancanza che risveglia la vita delle cose facendole sbalzare fuori dalla quotidianità, ricercando un’essenza che ricorda che prima di tutto siamo natura, una natura che reagisce a noi, capace di distruggere noi.
“Siamo fatti di agenti e presenze che gemendo ci richiamano e la danza incarnata nei corpi risponde, restituendosi nella sua intraducibilità rituale – osserva Virgilio Sieni –. L’attenzione è su quello che già è qui, sul movimento musicale come tensione che coinvolge tutte le facoltà umane, per essere semplicemente vivi, per creare e ricreare quell’esperienza di iniziazione al movimento. Non sempre sappiamo cosa ci muove, l’arte della danza non svela ma attraversa, unendosi ogni volta alla natura, interrogandosi dell’infinito che ci avvolge, prendendosi per mano”. Info e biglietti, acquistabili online su www.boxol.it/centrosantachiara/it o alle biglietterie dell’Auditorium S. Chiara, del teatro Sociale e dell’Auditorium Melotti di Rovereto (domani, martedì, dalle 17.30 alle 20). Per maggiori informazioni visitare il sito www.centrosantachiara.it o chiamare il numero verde 800013952. C.L.