Vettori “ingabbia” il titolo di campione di arti marziali miste
Il 23enne trentino ha vinto a Bologna il trofeo Venator. «Ora vado a Los Angeles per diventare uno dei più grandi»
TRENTO. Per la prima volta non è riuscito a “finire” l’avversario nei primi cinque minuti di incontro (come aveva sempre fatto nei precedenti match) ma la vittoria alla fine è arrivata comunque; e che vittoria: Marvin Vettori, 23enne di Mezzocorona, pochi giorni fa ha conquistato il “Venator fighting championship” il più importante torneo italiano di Mma (Mixed Martial Arts: i combattimenti che si svolgono all'interno di una gabbia durante i quali i fighters possono utilizzare tutte le tecniche di lotta).
Lo ha fatto davanti a circa mille persone, seguito dalle telecamere di Fox Sport (che hanno scortato gli atleti del Venator, come fosse un reality, per 6 mesi, passo dopo passo, incontro dopo incontro) nella splendida cornice dell’Unipol Arena di Bologna vincendo ai punti (28 a 29), dopo tre round sudatissimi, la finale con il laziale Daniele Scatizzi. «E’ stata più dura del previsto - racconta Marvin - perché il mio avversario è cresciuto molto nell’arco del torneo avendo anche la fortuna di allenarsi in un territorio dotato di palestre attrezzate a formare un atleta di Mma. Io invece ho avuto la sfortuna di rompermi un sopracciglio a un mese dall’incontro e quindi di non potermi allenare per 20 giorni con il “contatto”. Ho dovuto fare solo preparazione fisica. E poi sul piano della formazione, da sempre, ho dovuto fare tutto da solo. Mi sono creato un “Vettori team” che mi aiuta ad allenarmi e a specializzarmi nelle varie tecniche di combattimento. Ogni settimana faccio la spola tra Rovereto, per allenarmi nella lotta greco-romana con il Lotta Club Rovereto, e Bolzano, dove perfeziono thai boxing e brazilian jiu jitsu. Poi vado a Milano da Filippo Stabile (che a Bologna lo seguiva dall’angolo ndr) a fare incontri di allenamento e a Padova dove provo con Mattia Schiavolin (vincitore del Venator nella categoria 84 Kg ndr) e Alen Amedovski altri due ottimi atleti».
E del “Vettori team” fa parte anche Ignazio Moser figlio del campionissimo di ciclismo Francesco e grande amico di Marvin. «Lui mi segue sempre - conferma Vettori - e qualche volta mi ha anche accompagnato a correre e a fare pesi». A Bologna, ovviamente, Moser c’era e ha assistito al trionfo dell’amico. Una vittoria che ora gli aprirà le porte degli States. «Da settembre vado in Califoria - conclude Mavin - a Los Angeles. Lì ci sono i campioni del mondo di Mma e le migliori palestre. Spero di crescere ancora e di entrare tra i grandi di questo sport».