E sul lago, l’abbraccio trentino 

Folla entusiasta in piazza a Riva del Garda per salutare i ciclisti al via della diciassettesima tappa


di Leonardo Omezzolli


RIVA DEL GARDA. Se ne è andato dal Trentino, il Giro d’Italia numero 101, e lo ha fatto colorando e animando le vie di Riva del Garda, sede di partenza della tappa di ieri. Una partenza in pompa magna con cittadini e turisti incollati alle transenne e affacciati alle finestre per assaporare e gustare ogni secondo di questo suggestivo ultimo start trentino, che ha poi portato bene al tricolore regalando la vittoria in volata ad Elia Viviani (vedi articolo nella pagina precedente, ndr). Al via sulla linea di partenza il vicesindaco Mario Caproni assieme al presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale David Lappartient e al presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco.

I ciclisti hanno sfilato sul palco realizzato in piazza Cesare Battisti proprio innanzi alla suggestiva Rocca con sullo sfondo il più vasto lago d’Italia. Hanno, come da regolamento, apposto la propria firma presentandosi al folto pubblico e salutando la città. Sono quindi saliti in sella portandosi in piazza Garibaldi per l’inconfondibile segnale di “via!”. Per la maglia rosa Yates, anche l’incontro con alcuni connazionali - tifosi in vacanza sul Garda, che si sono messi in posa con lui con lo striscione «Yates we can». Applausi anche per l’ex re delle volate, Mario Cipollini, passato le parterre in ottima e bella compagnia femminile.

Quindi, via verso la partenza per un gruppo unito, colorato, con i volti tesi del pre gara e una frenetica voglia di macinare i 155 chilometri fino al lago d’arrivo, quello d’Iseo. Puntuali i corridori sono entrati in una Riva del Garda tinta di rosa e completamente immersa nello spirito ciclistico e coinvolgente di questo Giro rosa. Hanno sfilato per circa un chilometro abbondante attraversando via Giuseppe Mazzini, piazza Cavour e passando sotto la storica porta San Michele per svoltare poi in viale Dante Alighieri, sempre con il caloroso sostegno del pubblico. Dopo Trento e Rovereto il saluto trentino arriva da una delle perle del Garda, incastonata sotto il monte Rocchetta che i corridori hanno attraversato nel suo ventre per raggiungere la Valle di Ledro fino a Molina e Bezzecca per poi scendere verso il bresciano dove hanno superato il Gpm di Lodrino. Da qui l’impegnativa discesa che da Polaveno porta alla zona del Franciacorta. Ancora qualche passaggio nei piccoli centri abitati lombardi, un primo assaggio del lago d’Iseo prima del circuito finale dove il gruppo compatto a raggiunto il rettilineo finale. Trecento metri di volata che hanno consacrato la tappa (e quarta vittoria) a Viviani al quale ha portato bene la consegna, sul palco rivano, prima del via, del poster che riproduceva la sua prima volata vincente in questa corsa rosa. La presenza del Giro ha dato modo ancora una volta a Riva e alle eccellenze trentine di mettersi in bella mostra a livello nazionale e internazionale. Riprese video e diretta che hanno lanciato ancora una volta non solo Riva e l’altroieri Trento e Rovereto ma tutto il territorio trentino.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano