Ad Arco c’è la firma di Ousman e Isabel
Jaiteh e Mattuzzi dominano l’appuntamento locale della manifestazione nazionale che è stata anche festa della corsa
ARCO. Ousman Jaiteh e Isabel Mattuzzi dominano il Vivicittà. Ad Arco il gambiano di Borgo Valsugana e la lagarina hanno fatto il vuoto sul resto della concorrenza lasciata diversi minuti indietro. E non era difficile prevederlo, data la differenza di livello tra loro e il resto degli iscritti e pure l'età, del resto degli iscritti. Le gare di mezzofondo, in particolare quelle su strada, non appena le distanze si allungano sopra i 5-6 mila metri sono un'esclusiva o quasi dei master che, non riuscendo più a ottenere i tempi fatti nelle distanza brevi, trovano nuovi stimoli, divertimento e compagnia sulle lunghe distanze. Con i più giovani poco propensi a cimentarsi su gare di “endurance” ma più concentrati sulla pista o su gare più brevi e divertenti, spesso si assiste a due gare, una tra i pochi giovani competitivi e una gara tra i restanti master. Anche la competizione di Arco, disputata sui 12 chilometri piuttosto pianeggianti con partenza e arrivo nel centro sportivo di via Pomerio, dopo un giro lungo il Sarca e la ciclabile che lo costeggia, non ha fatto eccezione. In una mattinata non fredda ma comunque dal tempo non proprio primaverile e con qualche folata di vento, alla gara organizzata dall'Alto Garda e Ledro assieme alla Uisp e andata in scena contemporaneamente in diverse città italiane e del mondo hanno preso il via oltre 150 atleti – assieme a un ottima partecipazione alla marcia non competitiva riservata alle famiglie - la grandissima parte dei quali era over 35. E basta guardare l'ordine d'arrivo per rendersene conto: dietro Jaiteh sono arrivati Alessio Loner, (Valle di Cembra, anni 47), Massimo Leonardi, (X-Bionic, anni 44), Emanuele Prada, (Trentino Running Team, anni 48) e Carlo Meloni (Clarina, anni 53). Difficile in un contesto come questo pensare di impensierire Jaiteh che da qualche anno si destreggia molto bene tra lunghe distanze e mezze maratone e ieri, purt gareggiando da solo si è reso protagonista di un'ottima prestazione. Il portacolori della Trentino Running Team è partito subito al comando seminando la compagnia per giungere solitario al traguardo e fermare il cronometro con il nuovo record della corsa in 37'32": il quinto miglior tempo tra tutti i Vivicittà disputatisi ieri. Come già detto sopra, seconda posizione per Alessio Loner (42'18") a oltre 4 minuti e terza per Massimo Leonardi a quasi 5 primi da Jaiteh (42'31"). conquista. Per trovare un under 35 bisogna scorrere la classifica fino alla 23esima posizione, occupata da Luca Vivaldi, atleta tesserato per lo Stivo Running e nato nel 1992, il più giovane in gara tra gli uomini.
Ancora migliore la prestazione di Isabel Mattuzzi (Quercia), che con 43'07" non solo vince la manifestazione arcense, ma ottiene il secondo posto in assoluto dietro soltanto alla serba Ana Subotic che al Vivicittà di Sarajevo ha chiuso in 42'27”. Due minuti e mezzo più tardi arriva al traguardo dell'impianto in via Pomerio Yemane Negasi Adiam (Valsugana) col tempo di 45'46", chiude il podio sul terzo gradino Elktra Bonvecchio (Trento) che ferma il crono in 4704". Anche in questo caso vale il discorso fatto per Jaiteh, con l'età media delle partecipanti ben sopra i 30 anni. Anche se dietro la 23enne lagarina, al quinto posto si piazza Federica Stedile, classe 1991, coetanea di Alberta Miori, dodicesima, Negasi e Bonvecchio sono over 35, Simonetta Menestrina, quarta e spesso protagonista della corsa in montagna, compie 50 anni quest'anno. Per il resto quasi soltanto over 30-35 come Diana Dardha, Veronica Chiusole e Sara Baroni, giunte all'arrivo subito dopo Stedile e così via fino alle posizioni nelle retrovie, interrotte soltanto da qualche piacevole “intromissione” di under 25 come Monica Malfatti, Marina Pettinella e Anna Vettori, con i suoi 19 anni la più giovane in assoluto in gara. (pa.t.)