Via agli esami di terza media: la vera incognita è la mascherina
Saranno 565mila gli studenti coinvolti in tutta Italia. Tornano le prove scritte in presenza dopo l’«era Covid»
TRENTO. Se è vero che gli esami non finiscono mai lo è altrettanto per le modalità che, almeno in campo scolastico, sono quasi ogni anno diverse, in primis a causa della pandemia che ha costretto il mondo dell'istruzione a seguire i suoi andamenti.
Nel corso di questa settimana termineranno le lezioni e per le scuole medie cominceranno gli esami fino al 30 giugno. Ma con una novità: tornano le prove scritte, in presenza.
Ad essere esaminati saranno 565.630 studentesse e studenti, dei quali 560.933 interni e 4.697 esterni.
L'esame sarà molto simile a quello che si sosteneva prima del covid, ma bisognerà indossare la mascherina per sostenerli anche se è attesa la sentenza del Tar del Lazio sul suo uso durante le prove.
Tornano gli scritti, due dei tre, (italiano e matematica) anche se quest'anno non si svolgerà lo scritto di lingue.
All'orale la commissione accerterà anche le competenze relative alla lingua inglese, alla seconda lingua comunitaria e all'insegnamento dell'Educazione civica. Il tema prevede tre tracce, il testo narrativo o descrittivo, quello argomentativo oppure la sintesi e comprensione del testo.
«Chiudiamo oggi in serenità un anno difficile - ha detto oggi il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi - Bene abbiamo fatto a tornare in presenza, era importantissimo e ho visto tanto entusiasmo», invitando a non enfatizzare la questione della mascherina agli esami di maturità, in vista appunto della prossima pronuncia del Tar del Lazio.
«A settembre - ha ricordato - abbiamo deciso di aprire la scuola in presenza con un patto tra noi: garantire il massimo della sicurezza per il vicino di banco e la mascherina è un simbolo di questo patto».
Bianchi ha infine espresso soddisfazione per l'esperienza dei quasi trentamila studenti ucraini accolti negli istituti scolastici italiani. Contestualmente si avvicinano gli esami di maturità in presenza per oltre mezzo milione di studenti delle scuole superiori. Le commissioni sono presiedute da un Presidente esterno e composte da commissari interni.
Quest'anno le commissioni saranno 13.703, per un totale di 27.319 classi coinvolte. Gli esami cominceranno il 22 giugno alle 8.30, con la prima prova scritta di italiano, predisposta su base nazionale. Il 23 giugno si svolgerà la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che riguarderà una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi.
Quest'anno la prova sarà predisposta dai singoli istituti, che potranno così tenere conto di quanto effettivamente svolto dai ragazzi durante l'anno scolastico, anche in considerazione dell'emergenza pandemica.
Ad oggi dunque sono iscritti agli esami 539.678, dei quali 522.873 interni e 16.805 esterni. La ripartizione dei 522.873 candidati interni è: 92.828 provenienti dagli istituti professionali; 167.718 dagli istituti tecnici e 262.327 dai licei.